Felice Maroni (1846-1910), figlio di un facoltoso commerciante, a pochi mesi di vita perde tragicamente la mamma, vittima di un delitto. Grande sportivo, si laurea in legge a Bologna, dopo aver combattuto con Garibaldi; esercita la professione di notaio. Nel testamento destina all'Ospedale Maggiore la casa di via Castelmorrone 5, che risulterà di un valore superiore alle 400.000 lire; stabilisce che alla moglie venga tolta la rendita assegnata nel caso si risposi; prevede altri lasciti e vitalizi, uno anche per la domestica, e incarica l'Ospedale della manutenzione della tomba di famiglia al Cimitero Monumentale. La commissione del ritratto viene affidata a Lodovico Zambeletti, che si serve di tre fotografie, realizzando un'opera in cui si avverte una profonda assimilazione degli insegnamenti di Cesare Tallone, suo maestro.