Fortunato Lampugnani lascia alla sua morte (1834) in legato all'Ospedale Maggiore dei terreni nei territori della provincia di Milano. Il ritratto, commissionato al pittore Pietro Narducci, che esegue altre opere per la Quadreria ospedaliera, rivela l'adesione al Romanticismo da parte dell'artista, soprattutto nell'ambientazione paesaggistica.