Francesco Aguggiari (1730-1806), titolare di un'avviata bottega di tessuti a Porta Nuova, nomina erede l'Ospedale Maggiore, prevedendo l'usufrutto per la moglie Francesca Marconi, a sua volta benefattrice dell'Ospedale. L'Ospedale stesso, accortosi al momento del testamento che il benefattore non ha previsto nessun lascito per alcuni parenti prossimi, destina ad essi una cifra. Il ritratto viene commissionato a Paolo Borroni, che già ha eseguito opere per la Quadreria: si tratta dell'ultimo dipinto, perché il pittore, colpito da apoplessia, lo stesso anno perde l'uso di un braccio e muore l'anno successivo. Trae le indicazioni per lo straordinario studio fisiognomico da un altro ritratto messo a disposizione dagli eredi e donato alla quadreria. Molto moderna e inconsueta l'idea di rappresentare il benefattore al bancone del suo negozio, nell'atto di sciorinare veli e trine a un'invisibile clientela.
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