Franco Grassi (1910-1930) non beneficia direttamente l'Ospedale Maggiore. Figlio di Irene Sburlati e di Bassano Grassi muore a vent'anni dopo aver dimostrato la sua grande passione per gli studi letterari e artistici. La madre, in vita, nel 1935, fa una donazione di 200.000 lire all'Ospedale Maggiore, destinata alla costruzione del nuovo Ospedale di Niguarda, per ricordare sia il figlio sia il marito, che gli era premorto sei anni prima, chiedendo il ritratto dei due amati congiunti e non il proprio. Il ritratto del ragazzo viene commissionato a Leopoldo Galeota Russo, nome suggerito espressamente dalla benefattrice. Quello del marito Bassano a Giuseppe Amisani. Il dipinto è un esempio della non vasta attività di ritrattista del Galeota, attivo paesista; ha colori tenui nei toni del marrone e del violetto; il giovane è rappresentato in atteggiamento romantico con, sullo sfondo, un ampio paesaggio.