Ritratto di Gaetano Mantica

Gaetano Mantica (1829-1905), possidente, dopo una vita sobria e modesta nonostante le sue condizioni agiate, nomina erede universale del proprio ingente patrimonio, costituito da immobili e terreni, l'Ospedale Maggiore. Il Consiglio Ospedaliero affida in prìma battuta la commissione del ritratto a Luigi Cavenaghi, che declina l'incarico per mancanza di fotografie del benefattore. Il quadro viene poi eseguito da Giovanni Bagioli, che in mancanza di modelli cui ispirarsi fa posare una persona scelta dai familiari, somigliantissima al defunto. L'indubbio merito di un'esecuzione in tempo record (tre settimane) pretesa dall'Ospedale perché voleva esporre il quadro nell'imminente Festa del Perdono permette al pittore, che navigava in cattive acque, di sollecitare alla Quadreria altre committenze.