Georges Grosjean, agente assicurativo, beneficia in vita con la somma di 150.000 lire l'Ospedale Maggiore; accetta che venga commissionato il ritratto, per l'esecuzione del quale suggerisce il nome di Ida Monti, ma chiedendo che non venga esposto finché lui è in vita. Quando muore nel 1939, nomina erede universale l'Ospedale Maggiore, con diversi legati tutti a favore della sorella Virginia Tarcy, alla quale era unito da grande affetto. Virginia stessa fa eseguire a proprie spese un altro ritratto del fratello da Salvatore Corvaya. La Quadreria Ospedaliera accetta con entusiasmo, anche perché il ritratto di Ida Monti, nonostante le richieste di modifica, non era per nulla piaciuto ed era stato accettato solo per ragioni di opportunità "trattandosi di artista designata dal Benefattore vivente che ha dichiarato di essere soddisfatto del quadro stesso". Il dipinto di Corvaya è incisivo e accurato e si avvale di una vasta e accurata gamma di sfumature cromatiche grazie alla sapiente ambientazione della figura all'aperto.