Il conte Giacomo Melzi (1721-1802), capitano e Cavaliere dell'Ordine di Malta, figlio secondogenito del conte Francesco Saverio, era tra i maggiori collezionisti d'arte nella Milano del Settecento: la sua raccolta comprendeva un nucleo importante di dipinti lombardi del Rinascimento (Bergognone, Zenale, Luini), acquistati in gran parte al tempo delle requisizioni napoleoniche. Lascia erede l'ospedale Maggiore di 50.000 lire, dopo aver effettuato atre donazioni in vita
Il pittore Antonio Schieppati, consigliere dell'Accademia di Brera, era il suo fedele consulente e, non a caso, ottiene dall'Ospedale la commissione del ritratto. Raffigura il benefattore in un angolo del suo appartamento in via Santa Maria Segreta e sulla parete si notano due opere significative: "San Michele Arcangelo" del Perugino, parte del trittico requisito alla Certosa di Pavia nel 1784 e da lui acquistato due anni anni dopo (oggi alla National Gallery di Londra) e, probabilmente, la "Madonna col Bambino dormiente", rame del Sassoferrato, ricordato negli inventari, poi disperso.