Giacomo Sannazzari Della Ripa (1756-1804), nobiluomo, cavaliere dell'Ordine di Santo Stefano, era uno dei più importanti collezionisti d'arte a Milano negli anni di passaggio tra XVIII e XIX secolo. Le sue raccolte comprendevano anche lo "Sposalizio della Vergine di Raffaello", acquistato per 50.000 dal generale Teodoro Lechi, collezionista d'arte bresciano, cui era stato dato in dono dall'amministrazione di Città di Castello. Quando nel 1804 l'Ospedale Maggiore entra in possesso dell'eredità, il quadro di Raffaello e dipinti di straordinaria importanza artistica vengono ceduti alla nascente Pinacoteca di Brera. Il palazzo in Piazza San Fedele, costruito da Giuseppe Piermarini, dove Sannazzari abitava e custodiva i suoi tesori (non solo opere d'arte, ma anche minerali e animali impagliati, e a cui il pubblico poteva accedere in determinati orari) viene venduto al demanio e occupato dal Ministro delle Finanze del Regno d'Italia Giuseppe Prina; in occasione della sommossa del 1814, in cui lo stesso Prina è linciato dalla folla, viene distrutto completamente. Il ritratto del benefattore, eseguito da Paolo Borroni, che dipinge altre opere per la Quadreria, lo raffigura con la divisa bianca: una speciale deroga permette all'Ospedale, nonostante il divieto napoleonico di esibire qualsiasi simbolo araldico, di rappresentarlo con la Croce dei Cavalieri di S. Stefano in bella evidenza. Di Giacomo Sannnazzari esiste nelle raccolte ospedaliere anche un busto, opera di Camillo Pacetti.