Il nobile Giovanni Antonio Moneta (1625-1677) apparteneva al Collegio dei Giureconsulti. Nel testamento in cui lascia all'Ospedale Maggiore 73.000 lire, stabilisce anche che degli oggetti sacri, descritti con grande minuzia, donati da san Carlo Borromeo a un Giovanni Moneta sacerdote, suo omonimo e parente, vengano devoluti al Duomo di Milano da collocare nello "scurolo di San Carlo" (la cripta dove il santo è sepolto). Il ritratto viene commissionato a Salomon Adler, che riceve come compenso 118 lire. La datazione della tela, 1677, è utile per stabilire in quali anni l'attività a Milano di questo pittore di Danzica, celebre ritrattista, diventa stabile, dopo le permanenze a Bergamo e Venezia.