Recatosi a Roma nel 1796, il celeberrimo scultore danese d’età neoclassica poté finalmente vedere dal vero le antichità tanto sognate ed affermarsi presso il côté culturale della città. Nel 1803 divenne cliente dei banchieri Torlonia, e due anni dopo il duca Giovanni Maria gli commissionò l’esecuzione, non andata a buon fine, di un gruppo colossale in gara con un altro del Canova: quasi a risarcimento dell’impresa fallita, alla morte del duca gli fu richiesto il ritratto di questi.