Si tratta del ritratto del pittore Girolamo Muziano (1532-1592), che si prodigò per realizzare a Roma l'Accademia delle belle arti. Ghezzi lo ritrae in un ritratto accademico il cui volto è severo e rigido, circondato dagli strumenti del mestiere, e dagli emblemi e documenti ottenuti dalla cancelleria pontificia.