Girolamo Tauro, figlio di un negoziante di seta, muore nel 1625. Nel testamento lascia numerosi beni immobili all'Ospedale Maggiore nell'hinterland milanese (a Vimodrone e a Zinasco) e nella stessa Milano: la cascina Boscaiola, la casa in via del Falcone, sede dell'omonima celebre osteria, uno stabile a Porta Comasina di fronte alla chiesa di San Simpliciano, alcuni edifici in via Pescheria Vecchia, in Borgo della Fontana e in Via delle Case Rotte.