Giulia Masier (1866-1948) moglie dell'ingegner Riccardo Gerli, che lavora per cinquant'anni alla Pirelli, dopo la sua morte, destina tutto il suo patrimonio all'Ospedale Maggiore, esprimendo il desiderio che, essendo il lascito frutto del lavoro e dell'impegno del marito, a lui fosse riservato il ritratto commemorativo (che viene affidato a Umberto Franzosi). In realtà poi il Consiglio Ospedaliero dispone che anche Giulia Masier sia onorata col ritratto, affidato a Aldo Salvadori, che esegue due bozzetti preparatori, entrambi approvati, tra i quali al pittore è data libertà di scelta. La tecnica pittorica è post- impressionista e le immagini nascono dall'accostamento di colori contrapposti. Sul retro della tela, accanto alla firma, il pittore dichiara di aver trasposto sulla tela una foto della benefattrice, a sua volta conservata nell'Archivio Ospedaliero.