Giulio Cesare Pessina, cancelliere del Senato milanese (per fargli concedere da Filippo IV di Spagna la prestigiosa carica il padre aveva consumato quasi metà dei beni di famiglia), nel testamento del 1713 nomina erede l'Ospedale Maggiore, prevedendo numerosi lasciti a altre opere pie e amici, compresi l'archivista e il cassiere dell'Ospedale. Chiede anche un funerale semplice, senza esposizione di stemmi e corteo di servitù, ma che sulla facciata della sua casa sia posta l'iscrizione "Ospedale Maggiore di Milano". Il ritratto viene eseguito dal pittore milanese Antonio Lucini: si tratta della prima delle quattro tele commissionate al pittore dall'Ospedale. Il pagamento che risulta nei registri ospedalieri di sole 30 lire per questo bel ritratto, con un'ambientazione essenziale, ma una resa psicologica intensa, induce a pensare che possa trattarsi di una copia di un ritratto a mezzo busto già esistente.