Giuseppe Borghi (1854-1934), figlio di un commerciante di vini, proprietario con i fratelli di un'azienda di tessuti, destina nel testamento un legato di 300.000 lire a favore dell'Ospedale Maggiore. Il ritratto commemorativo viene commissionato a Vittorio Gussoni, noto a Milano soprattutto come gallerista. Esegue un ritratto con effetti luministici particolari: sullo sfondo la luce è concentrata sulla finestra, mentre sul personaggio è indirizzata a parte del volto e sulle mani, dove il gioco dei chiaroscuri ha una funzione di definizione plastica dei contorni.