L'industriale Giuseppe Bozzi 1875-1944), nato a Rosate (Milano), si trasferisce giovanissimo in città dove collabora prima con l'azienda fondata dal fratello Emilio, la celebre "Cicli Legnano", poi avvia una propria impresa per il commercio di materiale ciclistico e di oggetti e calzature in gomma, la "Omnia", che acquisisce anche l'esclusiva rappresentanza italiana di ditte americane. Appassionatissimo di cavalli, è un abituale frequentatore dell'ippodromo di San Siro. Nel testamento istituisce l'Ospedale Maggiore erede universale del suo patrimonio di 25 milioni di lire, con l'obbligo di numerosi legati a favore di altre Istituzioni benefiche (tra cui l'Istituto dei Ciechi, il Pio Albergo Tivulzio, il Piccolo Cottolengo di Don Orione, l'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone). In attesa dell'esecuzione del ritratto a figura intera, assegnato prima a Gregorio Sciltian, che declina l'incarico, poi a Carlo Vitale, giunge alla Quadreria Ospedaliera questo ritratto "di famiglia" a mezza figura, eseguito da Giovanni Borgonovo quando il benefattore era ancora in vita. Un ritratto molto ben definito, dalle cromie brillanti, quasi smaltate, dove il viso del benefattore appare ben tratteggiato ed espressivo.