Giuseppe Canzi (1856-1918), nativo di Gorgonzola (Milano), viene ragazzino nel capoluogo in cerca di occupazione; viene assunto in un'erboristeria, della quale, alla morte del titolare, non solo diviene proprietario, ma che trasforma in un'avviatissima azienda, la prima del genere in Italia, intrattenendo rapporti commerciali addirittura con America e Cina. Nel suo testamento non dimentica l'Ospedale Maggiore, cui destina 50.000 lire. La commissione del ritratto viene affidata a Giuseppe Palanti ed è la prima delle 13 opere che l'artista esegue per la Quadreria Ospedaliera; pagata 800 lire, mostra il benefattore in piedi, in un ambiente poco illuminato, appoggiato a un tavolo su cui si intravvedono libri e oggetti. L'artista stesso non è molto soddisfatto dell'opera, e in una lettera alla Commissione Artistica fa presente che gradirebbe eseguire non solo ritratti post mortem, ma qualcuno dal vivo.
Visual arts: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.