Giuseppe Rapazzini nel testamento in data 12 agosto 1818, nominando erede di 100.000 lire l'Ospedale Maggiore chiede anche "che l'Ospedale faccia fare il mio ritratto in quadro grande, cioè in piedi coll'opera del Sig. Protaso Gerolamo Stambucchi egregio Pittore e mio particolare amico, e voglio che al medesimo pittore [...] dia per mercede la somma di lire millecinquecento di Milano [...] e raccomando allo stesso di usare la più esatta accuratezza e diligenza". Il ritratto ambientato nello studio del benefattore, seduto, con una mano infilata sotto la giacca, fra una scrivania e un pesante trumeau-secrétaire, è in chiaro stile neoclassico.