Giuseppe Rattazzi (1793-1865), nato a Ogebbio sul lago Maggiore, prima semplice garzone, poi socio del titolare, infine unico facoltoso titolare di uno spaccio di vini in via Montenapoleone, nomina erede il figlio Filippo e, relativamente alla sola propriatà della casa milanese di Via Monte Napoleone, l'Ospedale Maggiore se il il figlio non avesse avuto eredi. In mancanza di discendeza, il resto dei suoi beni sarebbe andato all'Istituto dei Ciechi di Milano. L'Ospedale entra così in possesso dell'abitazione, pervenuta solo nel 1891, quando muore Filippo senza discendenti. Il ritratto viene allora commissionato a Amerino Cagnoni. La vedova dell'artista aveva consegnato all'Ospedale un bozzetto preparatorio del dipinto, ora però irreperibile. Tra le Raccolte d'Arte è presente invece un altro bozzetto, giunto alla Ca' Granda attraverso il lascito dello scultore Achille Alberti.
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