Giuseppe Scotti (1787-1871), di modesta famiglia, riesce a laurearsi in medicina grazie all'aiuto di un sacerdote che, intuite le sue qualità, lo mantiene negli studi. Appena laureato compie un viaggio di perfezionamento scientifico a Vienna, Parigi e Londra. Nel 1815 viene assunto come chirurgo all'Ospedale Maggiore, dove fa carriera raggiungendo nel 1840 il ruolo di chirurgo primario. Durante il Risorgimento è anche medico militare. Nomina erede universale l'Ospedale Maggiore e lascia alla Biblioteca Ambrosiana le sue raccolta di libri. Il ritratto viene affidato a Eliseo Sala, che esegue altre opere per la Quadreria, e lo rappresenta un po' curvo, con le mani serrate, un grande ombrello sotto il braccio, con, ben in luce, il volto pensoso che emerge sotto la falda del cilindro, nel portico dell'Ospedale, di cui si intravvedono sullo sfondo le arcate quattrocentesche.
Visual arts: ti interessa?
Ricevi aggiornamenti con il tuo Culture Weekly personalizzato
Ecco fatto
Il tuo primo Culture Weekly arriverà questa settimana.