Ida Parravicini dei Marchesi di Persia muore in giovane età nel 1908. La madre, Eugenia Parravicini, rimasta vedova giovanissima, con testamento in data 9 marzo 1921 (la nobildonna morirà nel 1927) destina il proprio mobiliio, gli arredi di casa e i quadri di famiglia ai Musei Civici di Milano e di Como, dispone diversi lasciti testamentari per associazioni benefiche e asssitenziali, tra cui uno di 50.000 lire per l'Ospedale Maggiore, a cui chiede venga eseguito il ritratto della figlia premorta. La commissione del dipinto viene affidata a Daniele De Strobel, professore dell'Accademia di Brera, che rappresenta la giovane in un interno dai colori sontuosi, che contrastano con il viso pallidissimo e la mano diafana sui quali si concentra l'attenzione di chi guarda.
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