Ignazio Peregalli (1788-1859) nomina erede l'Ospedale Maggiore qualora il suo erede ufficiale, un nipote, fosse morto senza prole. L'Ospedale entra in possesso dell'eredità nel 1883, adempiendo al legato in favore dei Luoghi Pii Elemosinieri previsto nel testamento. La commissione del ritratto viene assegnata a Vespasiano Bignami. In un biglietto in cui sollecita ulteriori commissioni dall'Ospedale, il pittore ricorda la favorevole accoglienza riservata al dipinto, giudicato "uno dei migliori della raccolta. Non lo ripeto per vanità, ma è storia". Il dipinto, in cui Il benefattore è rappresentato, con aria sofferente, in un momento di raccoglimento nell'interno in penombra di una chiesa, ricorda effettivamente certi ritratti di Tranquillo cremona, di cui Bignami era stato allievo.