Ignazio Resnati (1770-1861), ricco commerciante, benefattore di vari enti assistenziali e dell'Ospedale Maggiore già in vita, nomina quest'ultimo erede universale alla sua morte con la clausola che i redditi derivanti dai suoi beni fossero impiegati per aumentare i salari degli infermieri "onde ottenere da loro un'assidua e caritatevole assistenza ai malati". L'allora direttore dell'Ospedale, dottor Verga, fa anche di più, istituendo gratifiche-premio annuali per gli infermieri che si fossero maggiormente distinti nel loro lavoro. La commissione del ritratto viene assegnata a Giuseppe Penuti, che lo esegue dal vivo, dando un'immagine molto realistica e vivace del benefattore, di cui sottoliena il colore azzurro degli occhi. L'ambientazione alla scrivania e il testamento tra le mani appartengono ai consueti modi del ritratto ospedaliero.