Luigi Chiappetta (1761-1828), sacerdote e canonico nella chiesa milanese di San Giorgio al Palazzo di Milano, lega all'Ospedale Maggiore di Milano la sua intera sostanza. Ricordato sulla lapide del cimitero di Porta Ticinese, dove venne sepolto, come "zelante promotore del culto divino / fu l'amico dei poveri / cui porse in vita ed in morte / generoso soccorso / specchio di religione e di carità". Esegue il ritratto Giuseppe Sogni, autore di altri opere per la Quadreria ospedaliera, che ci dà un'immagine realistica e immediata del benefattore, con l'elegante rocchetta, il breviario in mano, il crocefisso sullo scrittoio, su cui è gettata anche una stola di pelliccia, probabilmente un indumento ecclesiastico simile alla mozzetta.
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