Luigi Corti (1815-1889), agiato commerciante, nomina erede la figlia Luigia, che adempie scrupolosamente ai legati previsti dal padre nel testamento in favore di diversi istituti benefici. D'accordo col marito Giuseppe Botta la signora destina, con testamento in data 23 agosto 1900, una cifra all'Ospedale Maggiore per la realizzazione della "Sala dei Convalescenti", chiedendo che in essa vengano affissi i due ritratti, del padre e del marito. Quello di Luigi Corti viene eseguito da Eleuterio Pagliano, che lo rappresenta in una maniera insolita per l'iconografia ospedaliera, all'aperto, in un parco pubblico, con lo sfondo cangiante e mosso dello zampillo di una fontana.