Luigi Gianetti (1878-1911), laureato in ingegneria industriale al Politecnico di Milano, lavora alla Brown-Boveri, grande azienda italiana nel settore della meccanica pesante, innovandone i settori produttivi. Appassionato di fotografia e di alpinismo, è per molti anni segretario del Club Alpino Italiano. Muore celibe, destinando 172.000 lire all'Ospedale Maggiore, 15.000 lire al CAI per la pubblicazione di guide e cartine, per segnare sentieri e costruire rifugi. Del restante suo patrimonio lascia eredi le zie, sorelle della madre, con le quali era sempre vissuto. L'esecuzione del ritratto viene assegnata questa volta dalla Commissione artistica dell'Ospedale, costituita di recente con la funzione di sovrintendere e giudicare le opere destinate alla Quadreria, a Amerino Cagnoni, conoscente del benefattore e gradito alla famiglia, che lo rappresenta all'aperto, appena disceso dalla scaletta in pietra di un parco, in atteggiamento pensoso.
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