Luigia Monnot Corti, figlia adottiva di Luigi Corti (in memoria del quale aveva fatto una donazione all'Ospedale Maggiore nel 1899) e vedova agiata di Giuseppe Botta, a sua volta benefattore della Ca' Granda, muore il 13 giugno 1901 a Bellagio (Como), dopo aver nominato erede di un patrimonio di circa 550.000 lire il nosocomio; chiede di onorare numerosi legati, tra cui l'obbligo da parte dell'Ospedale di riservare in perpetuo venti posti nel reparto delle convalescenze per i più bisognosi. La commissione del ritratto viene affidata al pittore monzese Emilio Borsa, per esplicita richiesta della benefattrice che lo conosceva personalmente, e che esprime anche il desiderio che sullo sfondo del dipinto apparisse un angolo del parco di Monza.