Luigia Porta (1823 - 1913) muore proprio all'Ospedale Maggiore dove era stata ricoverata per la frattura del femore. Ormai sola dopo la morte dei suoi 5 fratelli, nomina erede di tutti i suoi beni, circa 150.000 lire, l'Ospedale. L'incarico dell'esecuzione del ritratto è affidato a Salvatore Corvaya, pittore autodidatta, abile miniaturista su avorio, pergamena e stoffa, che insieme a Carlo Bazzi realizza anche pregevoli vetrate artistiche.