Il marchese Teobaldo Visconti, avventuroso uomo d'arme al servizio della Spagna, impegnato in campagne militari per quasi tutta la vita, ferito due volte, cavaliere del Toson d'oro, con testamento in data 10 aprile 1666 nomina eredi i suoi figli maschi che, se privi di discendenza dovranno cedere l'eredità ai figli maschi di Galeazzo Visconti. Se tutta questa complicata linea successoria non si fosse verificata, l'eredità sarebbe spettata all'Ospedale Maggiore, che ne entra finalmente in possesso nell'anno 1722. Il ritratto è attribuito a Salomon Adler, anche se è più probabile si tratti di una copia di un originale del grande pittore di Danzica, documentato da una stampa di Cesare Fiori e da un'incisione di Giovan Battista Bonacina: infatti, pur essendo di buona qualità, gli mancano alcune caratteristiche stilistiche del pittore prussiano (a cui si devono altri ritratti della Quadreria), per esempio la straordinaria velatura dei colori ispirata al grande maestro Rembrandt. Non risulta alcuna indicazione di pagamento all'artista nei registri ospedalieri ed è perciò probabile che il dipinto sia pervenuto in Ca' Granda insieme all'eredità. Il ritratto è sontuoso nell'ambientazione e nella raffigurazione del marchese, vestito con l'armatura, rappresentato accanto allo stemma di famiglia, mentre esibisce il collare del Toson d'oro scostandolo dal busto con la mano sinistra e regge nell'altra il bastone del comando.