La nobile Teresa Scaccabarozzi (1805-1879), vedova dell'avvocato Vincenzo San Pietro, amministratore dell'Ospedale Maggiore, nomina erede lo stesso Ospedale, disponendo congrui legati per i suoi parenti e per l'Ospedale Uboldi di Cernusco sul Naviglio, cittadina dove aveva delle proprietà. Il ritratto viene eseguito da Amerino Cagnoni, figlio del cassiere dell'Ospedale. L'avvocato San Pietro, marito della benefattrice, viene ricordato nel ritratto nella piccola immagine collocata sullo scrittoio. Nello stile del pittore già si avverte l'influenza della scapigliatura. Il quadro viene apprezzato dalla critica: lo ricorda nel suo testamento anche la vedova del pittore che, appena veniseienne, aveva iniziato con quest'opera la sua collaborazione con la Quadreria ospedaliera.
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