Gabriel de Luetz d’Aramont fu abilissimo diplomatico, ma anche spregiudicato e violento uomo d’armi, impiegato da Francesco I di Francia in numerose missioni in Turchia. Commissionò il suo ritratto a Tiziano probabilmente nel 1541-1542, durante il più lungo dei suoi soggiorni a Venezia.
Grazie alle analisi radiografiche del dipinto, scopriamo che esso ha avuto una genesi tormentata: Tiziano lavorò a lungo sull’impostazione formale del ritratto, come dimostrano le due precedenti redazioni emerse dalle analisi. L’indagine psicologica, tipica di altri ritratti dell’artista, non è qui particolarmente spiccata, ma è notevole la qualità pittorica, le raffinate scelte cromatiche e i giochi di luce sullo sfondo e sul volto.