Il conte Serbelloni Sfrondati è raffigurato nell’atto di scrivere in un sontuoso interno, mentre dalla finestra si intravedono la facciata della veneziana chiesa di San Giorgio Maggiore e un piccolo gruppo di persone raffigurato in stile neo-cinquecentesco, in ragione delle ascendenze culturali dell’autore. Il Fabris fu soprattutto un ritrattista di vaglia come mostra questo dipinto nel quale, al di là della resa preziosa della veste e dei particolari raffinati del mobilio, si qualifica l’intensità dello sguardo del personaggio del quale sa restituire un’immagine di composta intelligenza.