Si tratta del ritratto della marchese di Santa-Cruz, pittrice dilettante di miniatura. L'opera fu donata all'Accademia come dono di ingresso per l'ammissione nel 1803. Appiani ne racconta la bellezza matura, florida e mediterranea: vivi e grandi occhi neri, naso affilato, gote arrossate, labbra vezzose, mento piccolo, collo slanciato, seno generoso.L’artista restituisce con penetrante sensibilità il carattere della marchese, donna emancipata, colta e raffinata, e insieme esibisce la sua capacità di fare di un volto un “tipo”, di riflettere in un viso un’epoca. [P. Di Natale]
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