Virginia Zuffi (1848-1904), vedova dell'architetto, archeologo e pittore Tito Vespasiano Parravicini, a sua volta cugino dei due benefattori dell'Ospedale Maggiore Lamberto e Eugenio Parravicini, cui si deve la creazione di una Fondazione che promuoveva studi e ricerca clinica, nomina erede universale l'Ospedale Maggiore, chiedendo che nella Quadreria venga inserito anche un ritratto del marito, già in suo possesso e che lei dona. La commissione del ritratto di Virginia Zuffi viene data a Baldassarre Longoni. Ancora del periodo giovanile e divisionista, l'artista rappresenta la benefattrice inserita nella profondità di un grande squarcio paesistico, e dove l'abito crea una sensazione di movimento e dinamicità. Un autoritratto di Tito Vespasiano Parravicini perviene all'Ospedale con l'eredità