Mummia umana affiancata da due mummie di coccodrillo poggiate su foglie di palma. Nei suoi scritti Miani racconta che furono rinvenute in Egitto in una grande grotta sulla Catena Arabica nei pressi di Manfalut, dove moltissimi coccodrilli imbalsamati erano stati deposti assieme ad alcune mummie umane. II corpo, perfettamente conservato al momento del ritrovamento, aveva il viso coperto da una maschera d’oro. Miani suppose fosse una delle sacerdotesse descritte da Erodoto, che avevano il compito di nutrire dei coccodrilli ritenuti l’incarnazione del dio Sobek. Sia le sacerdotesse che i sacri rettili dopo la morte venivano imbalsamati e avvolti in bende come le persone di alto rango. La mummia oggi si presenta molto deteriorata, soprattutto a causa del viaggio dall’Africa verso l’Italia, e priva della maschera d’oro che l’adornava (Collezione africana G. Miani).