Ritratto Procuratore Erizzo

Raffinato ritratto dipinto da Alessandro Longhi nel 1767 per commemorare la nomina di Nicolò Erizzo (1722-1806) a "Procuratore di San Marco".
La carica di Procuratore era la più importante dopo quella del doge, era vitalizia e garantiva particolari onori. I Procuratori di San Marco si occupavano di gestire le finanze della Basilica marciana, di cui amministravano i beni, nonché le eredità giacenti e simili. Tipica della dignità è la veste paonazza con una stola di color cremisino; Nicolò indossa inoltre una fascia in broccato d’oro a fiori, passante dalla spalla destra sul fianco a sinistra, attributo dei cavalieri dell’Ordine della Stola d’Oro di San Marco, un ordine creato dal Senato veneto per distinguere i patrizi da tutti gli altri cavalieri decorati con l’Ordine di San Marco.
Particolarmente fastosa è la cornice in legno di tiglio intagliato e dorato a foglia. La ricca decorazione, con fogliami con trofei d’armi, bandiere, insegne militari e putti, rappresenta allegoricamente le molteplici glorie degli Erizzo.