I proiettili hanno testa ogivale e coda formata da quattro alette poste a croce lungo il fusto del proiettile stesso. Sono studiati per penetrare al meglio l’aria e per avere una migliore stabilità nella traiettoria rispetto ai proiettili sferici tradizionali. Studiando le curve descritte dai getti d’acqua, Leonardo comincia a sospettare che l’attrito opposto dall’aria deforma la parabola dei proiettili. Le alette hanno quindi funzione stabilizzante e fanno diminuire l’attrito. Questi proiettili trovano riscontro in un tipo di “pallocta” disegnata nel Manoscritto L (f. 43 v.) nel 1502.