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PROTOTYPE DRONEPORT SHELL

NORMAN FOSTER FOUNDATION with FUTURE AFRICA EPFL and with OCHSENDORF, DEJONG & BLOCK and with BLOCK RESEARCH GROUP, ETH ZURICH

Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale

Biennale Architettura 2016 - Mostra Internazionale
Venezia, Italia

Uno dei passi necessari per lo sviluppo è, quasi di regola, la costruzione di infrastrutture: strade, porti, aeroporti, ferrovie servono a fornire la connettività necessaria per trasferire beni, servizi e persone. Ci sono molti luoghi in Africa che mancano di infrastrutture adeguate e colmare questa lacuna potrebbe richiedere molto tempo. La proposta di un aeroporto per droni intende essere un passo in avanti sulla strada dello sviluppo: usare l’aria per trasferire merci su piccola scala potrebbe essere una scorciatoia per risparmiare tempo e denaro senza dover attendere infrastrutture pesanti più convenzionali, l’equivalente della vecchia linea telefonica paragonata al cellulare.
I droni che consegnano medicine, cibo, il pezzo di ricambio di un’automobile o di un mulino ad acqua possono essere definiti una sorta di infrastruttura “cellulare”. Una rete di questo genere deve contare su dei porti. Per questo, Norman Foster ha studiato l’idea di un’architettura modulare (con un numero di aree variabile a seconda della necessità), flessibile (in grado di crescere in base alla richiesta), realizzata con materiali locali (mattoni di argilla o fango) e di qualità generale tale da poter essere eventualmente riutilizzata in altri progetti (mercati, centri sociali, piazze coperte). Questo è il contributo che la giusta scelta architettonica può offrire per far sì che l’edilizia sia effettivamente al servizio della comunità.
Foster fa uso delle tecniche di ingegneria più avanzate in grado di essere utilizzate pressoché da tutti. La sua scelta di coinvolgere alcuni studenti nella realizzazione del progetto non ha fini pedagogici o accademici, ma risponde all’esigenza di collaudare la trasferibilità della proposta. In ultimo, ogni modulo sarà compresso in un kit di materiali e tecniche di costruzione, da spedire in luoghi remoti, che dovrà poi essere implementato dalla forza lavoro locale, a volte non qualificata. Per questo, la registrazione del processo di realizzazione durante la Biennale è da intendersi come una sorta di “tutorial” per il futuro. In quest’ottica, il prototipo non rappresenta solo un oggetto, ma anche una procedura.

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  • Titolo: PROTOTYPE DRONEPORT SHELL
  • Creatore: NORMAN FOSTER FOUNDATION with FUTURE AFRICA EPFL and with OCHSENDORF, DEJONG & BLOCK and with BLOCK RESEARCH GROUP, ETH ZURICH
  • Diritti: Foto di Andrea Avezzù; Courtesy la Biennale di Venezia, Con il supporto di LafargeHolcim Foundation for Sustainable Construction
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