Il dipinto raffigura la piazza del Prà della Valle a Padova, prima che i lavori di sistemazione del 1775-1776 ne alterassero la fisionomia. La tela è dunque preziosa anche come documento della storia della città. La grande piazza, con vaste zone erbose, appare delimitata dalla basilica di Santa Giustina e dal Collegio Universitario. Molte figure popolano lo spazio aperto, senza tuttavia riuscire ad animarlo. Ciò che, infatti, fa vibrare la piazza non è il movimento delle persone, ma piuttosto la luminosità che la pervade, la densità delle ombre contrapposta alla luce, lo schiarirsi del cielo che accentua l'andamento orizzontale della tela. Il dipinto è un ottimo esempio di quel vedutismo veneziano, caratterizzato dall'integrazione di elementi naturali e architettonici in un insieme scenografico, di cui Canaletto fu uno dei miglio interpreti.
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