rapporti non si limitavano solo agli
scritti: «Conosceva l'autonomo Mau-
rizio Bignami, compagno della bri-
gatista Barbara Azzaroni?». Negri:
Lo chiamai per informarmi sul movi.
mento del '77 bolognese, fenomeno che
non ero riuscito a decifrare bene >> Bi-
gnami fu arrestato a casa Negri con ad-
dosso un loden con le tasche imbottite
di documenti di identità in bianco ru-
bati a Portici dallo stesso lotto già uti-
lizzato da nappisti e brigatisti ricerca
ti. Il loden indossato Bignami, se
condo i giudici, pare che fosse del pa-
drone di casa, il professor Negri. Per
l'imputato risponde la moglie: «Quel
AUTONOMIA
1 giudici ritengono ormai pacifica daden Toni ce l'ha ancora nell'arma-
la dimostrazione che Negri è il leader
massimo dell'Autonomia organizzata.
Ritengono di poter dimostrare che l'
Autonomia è un partito e non un mo.
vimento. Sostengono di avere la pro-
va che questo partito ha avanguardie
combattenti in varie organizzazioni
clandestine fra cui Prima linea e le
Br. Negri: «Ho passato anni a scrivere
sulle differenze tonomia e Br.
Contro le Br ho condotto una polemica
serrata, aspra, la ritengo una variabile
impazzita del movimento. I giudici:
«E' pura tattica. In realtà l'Autonomia
organizzata da Negri è la base legale
delle Br. Non è vero che Negri ha
sempre scritto contro. Ne ha anche
scritto a favore >>. In Francia il profes-
sore avrebbe pubblicato articoli di con-
tenuto diametralmente
opposto a quelli
da lui firmati in Italia.
Negri ha già detto che di quelle car.
te d'identità lui non sapeva nulla. I
giudici allora tirano fuori delle lettere,
indirizzate al professore, in cui il mit.
tente chiede di essere aiutato per avere
dei passaporti, non solo per sé, ma
anche per altri, dei ricercati pare. A un
certo punto lo si accusa che Curcio ed
altri brigatisti scrivendosi in codice par-
lano delle necessità di far partecipare
Negri alle loro riunioni clandestine.
Negri non si giustifica neanche. Lo
fanno per lui gli avvocati: «Se Curcio
esprimeva l'esigenza di invitare anche
Negri al convegno significa ovviamente
che il professore non c'era mai stato ».
Più in là gli chiedono: «Che significa
nella sua agenda il riferimento alla bri-
gatista Nadia Mantova-
ni?». Negri rispon.
de: «Nel '72, a
quel tempo ri-
sale il mio ap-
punto, la Man
RAPPORTI CON
L'AUTONOMIA E LE BR
tovani era una
I giudici mostrano a Negri alcuni
articoli da lui firmati sulla rivista "Ros.
so", organo dell'Autonomia. E sosten-
gono, esibendo assegni e lettere, che ne
era il finanziatore oltre che l'ispirato
re. Agli atti sono acquisiti anche arti-
coli scritti per "Rosso" ma rimasti ine.
diti in cui si traccia un profilo apo
logetico dei movimenti clandestini.
I giudici osservano poi che Negri
collaborava alla rivista "Contro-
informazione", considerata l'
organo delle Br. Negri dice:
Smisi appena ebbi i primi
sospetti». I giudici: «Non
ha continuato »
Gli avvocati di Negri:
<"Controinformazione è
stata assolta dall'accu-
sa di essere legata alle
Br». I giudici: «E'
vero, ma sulla base di
indagini ormai supe-
rate da nuove acqui.
sizioni documentali»
Secondo l'accusa, i
è
gli ex militanti di Potop che otto anni
fa cantavano l'inno dell'insurrezione
proletaria?». I giudici: «A quel tem-
po erano chiacchiere; poi si sono co-
minciati a contare i morti >>
Più avanti i magistrati chiedono con-
to al professore di alcuni documenti
che denuncerebbero i rapporti fra Po-
tere operaio e i movimenti insurrezio-
nali e irredentisti d'Europa. Potop dun-
que, è la loro conclusione, non solo era
un partito, ma aveva anche un'organiz
zatissima sezione esteri in grado di col-
loquiare con terroristi baschi e irlan-
desi
Toni Negri/e Orestc
Scalzone in un conve-
gno di Potere operaio.
Hide TranscriptShow Transcript