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Pyramid - 38 ° Parallel (Mauro Staccioli 2010) Il sito scelto per la scultura di Mauro Staccioli è un'altura leggera nel territorio di Motta d'Affermo: un avamposto sul mare, di fronte agli scavi dell'antica città greca di Halaesa, le cui coordinate geografiche toccano esattamente il trentottesimo parallelo . L'opera dell'artista traduce l'astrazione di dimensione terrestre nella percezione metafisica creativa e sigilla il legame stretto dell'opera alla geografia del luogo, in perfetta armonia con la poesia artistica che caratterizza le creazioni dell'artista dagli anni sessanta. L'opera, un titanico tetraedro vuoto realizzato in acciaio corten parzialmente affondato nel terreno roccioso, presenta una lunga fessura lungo il bordo occidentale. Questo segno descrive esattamente la sua esistenza nella specificità del luogo e nello spazio cosmico. Come una luce introversa, testimone consapevole del passaggio ciclico e irreversibile del tempo, la piramide cattura la luce solare attraverso la fessura, registrando nella sua geometria all'interno i riflessi luminosi dallo zenit al tramonto. Dal concetto di immortalità ben noto correlato alla piramide del faraone, prende il posto il concetto di transitorietà, attraverso il quale l'artista celebra la vita nel suo incessante sogno di essere eterna. PIramide 38º parallelo

Fiumara d'arte/ Fondazione Antonio Presti - Energia Mediterranea di Antonio Di Palma

Fiumara d'arte/ Fondazione Antonio Presti - Energia Mediterranea di Antonio Di Palma
Motta d'Affermo, Italia

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Pyramid - 38 ° Parallel (Mauro Staccioli 2010). Panoramica

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  • Titolo: Pyramid - 38 ° Parallel (Mauro Staccioli 2010) Il sito scelto per la scultura di Mauro Staccioli è un'altura leggera nel territorio di Motta d'Affermo: un avamposto sul mare, di fronte agli scavi dell'antica città greca di Halaesa, le cui coordinate geografiche toccano esattamente il trentottesimo parallelo . L'opera dell'artista traduce l'astrazione di dimensione terrestre nella percezione metafisica creativa e sigilla il legame stretto dell'opera alla geografia del luogo, in perfetta armonia con la poesia artistica che caratterizza le creazioni dell'artista dagli anni sessanta. L'opera, un titanico tetraedro vuoto realizzato in acciaio corten parzialmente affondato nel terreno roccioso, presenta una lunga fessura lungo il bordo occidentale. Questo segno descrive esattamente la sua esistenza nella specificità del luogo e nello spazio cosmico. Come una luce introversa, testimone consapevole del passaggio ciclico e irreversibile del tempo, la piramide cattura la luce solare attraverso la fessura, registrando nella sua geometria all'interno i riflessi luminosi dallo zenit al tramonto. Dal concetto di immortalità ben noto correlato alla piramide del faraone, prende il posto il concetto di transitorietà, attraverso il quale l'artista celebra la vita nel suo incessante sogno di essere eterna. PIramide 38º parallelo
  • Creatore: Mauro Staccioli
Fiumara d'arte/ Fondazione Antonio Presti - Energia Mediterranea di Antonio Di Palma

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