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Quercia artificiale

Gino Marotta1966

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Collezione Farnesina

Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Collezione Farnesina
Roma, Italia

Gino Marotta è il primo artista italiano a proporre una sinergia tra arte e design. Attivo a Roma sin dai primi anni sessanta, entra nel gruppo CRACK, nato in casa di Fabio Mauri, che si propone di opporsi all’arte figurativa, di cui è principale esponente
Guttuso. Dal cenacolo del Caffè Rosati, alla prima mostra a Milano nel 1967, presentata da Emilio Villa, è grazie ai suoi contatti con Giò Ponti, Carlo Scarpa e Luigi Moretti che prende corpo l’idea di utilizzare il metacrilato come materia per le
sue sculture. Lo sceglie per la sua natura di materiale altamente tecnologico, non soggetto a degenerazione, trasparente e quasi incorporeo. Attraverso di esso viene condotta la luce, naturale o artificiale. Uno dei leitmotiv nella sua attività è la
contrapposizione tra naturale e artificiale, che si manifesta nel proporre elementi appartenenti al mondo della natura, realizzati con il metacrilato o perspex. Questo materiale ‘contemporaneo’ gli permette di dare forma ad un’immagine del mondo naturale, in questo caso una quercia, che, pur assumendo da un lato il valore di archetipo, è in ogni caso parte ideale di una
serie. Testo di Michela de Riso

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  • Titolo: Quercia artificiale
  • Creatore: Gino Marotta
  • Data: 1966
  • Dimensioni reali: w72 x h196 x d68 cm
  • Provenienza: Roma, collezione Isa Francavilla Marotta
  • Tipo: sculpture
  • Diritti: Immagini Gardaphoto, Salò
  • Materiale: metacrilato
  • prestito: Roma, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
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