LA STAMPA
Sabato 7 Novembre 1959
Rambaudi
Piero Rambaudi, uomo di larga
cultura, espertissimo di tecniche
grafiche anche per il suo lavoro
d'industriale della carta, è - CO-
me artista - un solitario mal-
grado le sue partecipazioni, fin
dal 1932, ad ogni più avanzata
espressione d'arte. Lo notano, in
occasione della sua mostra alla
< Associazione Arti Figurative,
critici Giuseppe Marchiori, Enri-
co Crispolti, Angelo Dragone. Ma
può essere che proprio dalla sua
intimità di pensieri, dal suo rae-
coglimento spirituale, nascano le
meditate immagini che popolano
la sua fantasia poetica. E' un fan-
tasticare, 11 suo, che si traduce in
forme assolutamente estranee al
mondo naturale. Dunque, Astrat-
tismo rigoroso, intransigente, e
tuttavia permeato d'una cotal dol-
cezza sentimentale che si traduce
in ritmi pacati, in modulatissimi
rapporti tonali. Collages e inchio-
stri di china sapientemente gra-
duati e diluiti, i cui finissimi lu-
m! fanno talvolta pensare ad at-
mosfere magiche del Morandi co-
loristicamente più estenuato. Si
intende che ogni comunicatività
si limita, come nell'Astrattismo
migliore, ad una sottigliezza qua-
si impercettibile di sensazioni,
L'uomo, il suo animo contrastato
di passioni, è assente o tace. Un
silenzio, quindi, in cui tutt'al più
si può cogliere un lento indefini-
bile mormorio, l'eco di un suono
lontano, perduto nei meandri del
l'inconscio. E si aggiunge un'om-
bra al tramonto della figuratività
A quando l'alba di un'arte che
riconcilii l'uomo con se stesso?
mar. ber.
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