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Rassegna stampa, Oggetto 133

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

  • Title: Rassegna stampa, Oggetto 133
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Transcript:
    on la rivoluzione indu- strate la produzione pas s dalle mani delle donne a quelle degli uomini, cio tutta via non modifica i rapporti est stenti nella coppia e nella fami- glla. Il lavoro assume il carat tere di valore primarlo, che da diritto ad uno status sociale di superiorità rispetto a chi non produce. Questo ci da indi. mensione di come attività ri. fiutate o ritenute poco qualifi. canti (come la tessitura) possa no assumere un valore ed una Importanza appena diventano appannaggio del maschi novel li re Mida inventano una gerar chin di valori comunque funzio nale ad affermare il potere e la superiorità del loro operito. Cioè anche funzionale al mit un convegno per discutere di... quotidiano donna i collettivi si raccontano l'uomo si misura col tecnologico la donna ancora col primordiale COLLETTIVO DONNE CAVO pag. 12 il collettivo donne e lavoro la storia del nostro collettivo siamo nate nel maggio '78 I collettiva donna e lavo- ros sl è formato in un pe. particolare nel riodo maggio "78, quando il numero del collettivi andava fortemen te diminuendo. E forse il caso di chiedersi perché siamo nate. in un periodo di crisi, che rite- niamo dovuto alla difficolta di elaborare nuove proposte mobl. litanti. In quel momento che parso utile riprendere, evitando di creare una sezione femmini le (o femminista) simile a quel la di partiti e sindacati (non a caso il nostro collettivo e for mato da studentesse e lavora. tric), un tema liquidato troppo Erettolosamente o comunque, affrontato in maniera poco soddisfacente. Ci riferiamo al rapporto che (se) esiste tra emancipazione e liberazione e in particolare al rapporto don- na - lavoro. Il problema e tut- t'altro che nuovo, ma proprio carattere delle risposte formu. Inte per una sua soluzione, c ha spinte a ragionare ancora sopra. Abbiamo quindi sentito l'esigenza di ripercorrere le strade seguite dal movimento In questa direzione. Il problema che inizialmente le compagne si ponevano era quello di indi viduare un terreno che permet tesse di cogliere in modo chiaro la condizione di oppressa che ogni donna vive. Il campo plo adatto allorna (o lo ers) sem- brato facilmente riscontrabile in tutto ciò che costringe la To- stra vita di donne in una posi zione di totale subordinazione; in una parola si e puntato tut. to sul privato e su tutto cio che esso comporta: ruoli, sessun lita, ecc. Dunque in quest'am. bito, e solo in esso, veniva con- siderata possibile. una posal biles liberazione, L'altro terreno, quello pubbll. co, Il lavoro (dove pure le don- ne esistono!), veniva rifiutato L'esperienza lavorativa, l'indi pendenza economica, l'emanci pazione, non solo non erano considerate determinanti per il ormai vecchia, parziale. Ripro porre questa analisi negli stessi termini può infatti significare la perpetuazione della divisione tra pubblico e privato. E peri coloso, a nostro avviso, delegit. re, ancora una volta, la sfera pubblica all'impegno di altre forze. A questo punto el siamo poste un problema di metodo. evitando di misurare le cose raggiungimento della liberazio- pubbliche col metro del .politi. ne, ma spesso apparivano come co o del sindacalista, tentando ostacoli, come altro da questa di estendere il nuovo modo di fine. Perche? Le compagne co- fare politica dal privato agli al glievano due elementi che pesa. tri campi ci è sembrato quindi no in maniera determinante utile, per ricomporre la frattu. sul rapporto donna . lavoro. La ra pubblico privato, conside- rare in modo diverso il rappor donna che lavora (fuori casa) to donna e lavoro come stru- sembrava poter scegliere se 08. sere donna per obbligoma mento da usare per metter in schio per forza. Nel primo caso discussione la divisione del la la donna non usa gli strumenti vora (in casa come nel posti di lavoro). Stare in questo collet- che il lavoro le offre, usa, inve. ce, il suo salario per integrare tivo rappresenta dunque, per quello del marito, non supera tutte nol, una precisa scelta politica. Vogliamo capire cosa la propria oppressione che, an- significa raggiungere una con xi, viene aggravata del peso del dizione part (non identica) a doppio lavoro (dovuto alla divi. quella dell'uomo senza, per alone del ruoli e alla, conse questo, dover rinunciare alla guente, mancanza di servizi so nostra specificità. Per questo clali). Nel secondo caso la con- riteniamo utile un confronto traddizione non si risolve, anzi anche con le donne impegnate si complica. Infatti se in donna nel sindacato, con la (vecchia e avverte l'esigerian di tenere il nuova) classe operala, affer passo con l'uomo è costretta ad mando sempre e comunque uniformarsl, acriticamente, il l'autonomia delle lotte delle modello maschile, rispettando donne, rivendicando la colloca le regole (competitivita, carele: zione di soggetti politici inno Tismo, ecc.) di un gioco inven- vatori e, soprattutto, conti tato di altri. Questa, in sinte- nuando la ricerca di una nuova al, l'analisi fatta inizialmente, (non imposta) identita che riteniamo condivisibile, ma collettivo donna e lavoro. Questi sono i punti dai quali siamo par- tite e che vorremmo approfondire nel convegno che organizzeremo il le 3 febbraio al Governo vecchio: 1) l'attua le organizzazione del lavoro serve an che a dare ad ogni tipo di lavoro o mansione, un'importanza diversa. Sulla hase di questa scala di valori viene cor- risposto un salario più o meno alto. Nella sua retributiva le donne stanno ovviamente nei gradini piu bassi. La diversa importanza che viene data si vari lavori è reale? E fino a che punto? 2) Quanto incide sulla presenza dell' donne nel mondo del lavoro e sul loro modo di starci la divisione tra fami- glia, privato, affetto... alle donne e la voro, pubblico, potere... agli uomini, 3) fermiamoci un momento e proviamo a costruire insieme la nostra memoria collettiva. quanti dei materiali elaborati dai collettivi femministi sono andati perduti per sempre? troppo spesso noi siamo le primea non darvi il giusto peso. cosi ci sembra particolarmente importante ripercorrere la storia e i contenuti dei più attivi tra i collettivi femministi. questa volta a parlare è il collettivo romano donne e lavoro cenni storici sul lavoro femminile imprigionata nella famiglia per garantirne la continuità Il significato e che legame hanno tra loro l'emancipazione e la liberazione e l'atteggiamento del movimento rispetto al lavoro. 4) Il diverso atteggiamento delle donne e degli uomini verso il lavo ro. 5) La donna che lavora in casi nel corso della storia da produttrice si è trasformata in consumatrice di prodot ti e per il resto è destinata a compiti di manutenzione. 6) Gli studiosi del passat to che hanno dato l'impronta ai vari movimenti politici, parlando del lavoro, anche quando prendono in considera zione le donne, non tengono conto della loro specificità. 7) In quali termini il lavoro extradomestico della donna (sa lariato, nero, precario, part-time) è funzionale ed utile al sistema scente sistema capitalistico che doveva necessariamente svilup. pare tutta una ideologia del i'efficientismo e della produtti vita: una religione del lavoro e poi del risparmio: occorreva. ancor pio che in passato, una base solida e repressiva come la famiglia, dove educare i figital lavoro non solo come necessita ma come realizzazione. Un mi- crocosmo che garantisse l'ere. dita della proprietà privata, la continuita della tradizione, il ripetersi del ruoli, dove la don- na continua ad essere forza lavoro gratuita e soprattutto la depositaria e trasmettitrice al figli del sacri valori della fami. glia riproponendo la divisione det ruoli, delle classi, e l'inelut tabilità di questo sistema. Pro- prio in questo momento nasce e si afferma l'idea della missio- ne materna ovvio che in que- ste condizioni le donne siano le prime a difendere l'istituzione familiare o in necessità del ma- trimonto, in quanto è l'unica condizione che ne garantisce la sopravvivenza fisica e ne sanci- sce la necessità nella societa In conclusione il matrimonio glustifica l'esistenza della don na in quanto essere che vive in funzione degli altri, legittimata da una famiglia de servire. E chiaro, quindi, che anche oggi le donne operino per gli altri, 11 lavoro è sempre considerato un sostegno all'economia familia re, vissuto con serisi di colpa e frustrazioni. Anche questo sarà un tema su cui vogliamo confrontarci nel convegno che stiamo preparando. laura
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