adre è bellal Sara questo il nuova
slogan delle donne degli anni No-
vanta? E sarà questo lo slogan che
dividerà il movimento femminista? Una co-
sa è certa: mentre i demografi lanciano ap-
pelli sui rischi della denatalità e il Movi-
mento per la vita moltiplica gli attacchi alla
legge sull'aborto, sul valore
polemica,
anche aspra, al-
l'interno della sinistra italiana.
Alcuni giorni fa la più giovane della fa-
e la cattolica Paola
otti De Biase hanno condotto una bat-
taglia all'ultimo sangue nel Consiglio nazio-
nale del Pds perché nel programma eletto-
rale del partito si sostenesse il valore di una
politica "per la famiglia". Hanno perso. Ma
lo scontro è destinato a proseguire. Del re-
sto, che questo fronte di polemiche fosse or-
mai irrimediabilmente aperto nella sinistra
italiana, si era già capito nel mese di gen-
naio al convegno nazionale del Pds su "Il
tempo della maternita", che ha volutamen-
te, e
é per la prima volta, spostato l'accento
dalla donna alla madre.
Ma che la questione sia di grande attuali-
tà e non riguardi solo la politica lo si capi-
sce anche dando uno sguardo al mondo
dell'editoria. Nelle librerie avremo l'uscita
quasi contemporanea di diversi saggi che
sollevano, in modo anc
l'argomento: segno
della
giornalista Anna Maria Mori (uscirà a fine
febbraio da Frassinelli), ripropone il rap-
M
Dopo i furori degli anni Settanta le donne della sinistra
italiana si apprestano a cambiare
slogan e cultura e a riscoprire la maternità? Dalla politica
all'editoria, dalla cronaca allo spettacolo
i segnali sono molti. Ma molte sono anche le polemiche
ARGOMENTI
FEMMINISMO
Madre
è bello!
di Stefania Righi
porto
madre figlia, superati quei tormentati
anni Settanta in cui tutte le donne si scate-
navano contro le madri, vissute e racconta-
te come "braccio armato del padre". "Io,
tu, noi. Per una cultura della differenza".
(Bollati Boringhieri, in uscita a fine marzo).
riesamina la questione della differenza ses-
suata a partire
dalla rivalutazione delle ge-
nealogie femminili. E, quasi a voler dar se-
guito alle polemiche nate dal convegno del-
fe donne ex comuniste, Claudia Mancina,
responsabile culturale del Pds, annuncia
intanto, la preparazione di un pamphlet
sull'aborto, visto come problema morale
non politico, mentre
la psicanalista Silvia
è attirata non poche critiche con la propo
sta di una nuova "etica della maternità".
pubblicherà dopo l'estate per Mondadori
fil romanzo della famiglia", percorso di
una famiglia ideale nell'arco di temmpo che
va dal proprio matrimonio fino al matrimo-
nio dei figli, attraverso problemi squisita-
mente contemporanei: divorzi, relazioni fa-
miliari allargate. E, come se non bastasse,
anche la cronaca e lo spettacolo arricchi-
scono il panorama di questa nuova voglia
di maternità". L'attrice americana Susan
Sarandon ha appena sfidato il conformi-
smo professionale delle dive di Hollywood
dando alla luce il terzo figlio (vedi scheda a
pag. 84) e la cantante Miranda Martino ha
addirittura annunciato, all'età di 58 anni, di
L'Espresso I MARZO 1992
L'Espresso 1 MARZO 1992
Grazie a lei
di Rossana Rossanda
Dal Nibro di Anna Maria Mori" Nel segno della mo-
dre" a giorni in libreria per le edizioni Frassinelli con
la postazione di Simona Argentieri, pubblichiamo un
brano della testimonianza di Rossana Rossanda. An-
che / brani di Tina Anselmi e della giovane regista
Francesca Archibugiche pubblichiamo nelle pagine
guenti sono tratti dello stesso volume
Io sono figlia dell'emancipazione di mia madre. Era però
un'emancipazione severa: sui temi del sesso, pur avendomi
spiegato tutto, sin da bambina (io non avevo pro-
blemi sulle mestruazioni o su come nascessero i
bambini, ma mi ricordo di me stessa convinta, da
piccolissima, che le mamme allattassero i loro
bambini: da un seno il latte, dall'altro il caffe...)
c'era un grande puritanesimo, un rigore. Ed è per
questo che nei confronti di un'altra zia, seducen-
tissima, che aveva lasciato il marito, il giudizio
era estremamente severo: era considerata una
pazza.
Forse per gelosia, perché si sentiva abbando-
nata. Chi sa, forse la mamma avrebbe preferito
due figlie
meno trasgressive. Certo è che mia so-
rella , nei molti anni del suo amore per questo me-
dico sposato e separato, non ha avuto, da parte
di mia madre, un attimo di felicità...
Mia madre, che forse ci avrebbe voluto meno trasgressive...
Eppure lei aveva trasgredito agli usi e costumi borghesi di al-
lora. Per esempio quando si era iscritta alla scuola di steno-
grafia. Quando si era messa a lavorare, anziché con il dolore
di una sconfitta, con la gioia di una conquista... E' da lei che
ho ricevuto sin dall'infanzia la certezza che le donne sono es-
seri pensanti, che una donna e una persona intera, capace di
reggere se stessa e la famiglia. Mi ha dato la voglia di cresce-
re, di diventare adulta: non credo me lo abbia mai detto in
modo esplicito, ma fin da piccolissma, insieme a mio padre,
ha comunicato con forza a me e a mia sorella
l'idea che dove
vamo camminare sulle nostre gambe.
In alto
destra:
Rossana
Rossanda
voler dare alla luce un figlio "usando" l'o-
vulo di un'altra donna e il seme del suo
compagno. E pare che anche Jane Fonda e
Ted Turner abbiano intenzione di venire
Italia (chissà poi perché) per fare un figlio
"in provetta
Nell'Italia degli anni Novanta, in cui la
famiglia "resiste" ed in cui un numero or-
mai diffuso di donne conosce la contracce-
zione, la maternità sta assumendo, dunque,
un nuovo valore? E, se è così, il pensiero
tiamo
laico non si sente messo in difficoltà? Sen-
e del filosofo Salvatore Veca:
«Non c'è dubbio che siamo a una svolta.
Sui temi dell'aborto, della maternità e del
l'utilizzo delle nuove tecnologie riprodutti-
ve il fronte laico si pone oggi un problema
morale, che nella tradizione culturale italia-
na era appannaggio esclusivo delle ge-
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