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Rassegna stampa, Oggetto 245

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

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Roma, Italia

  • Titolo: Rassegna stampa, Oggetto 245
  • Creatore: Lonzi Marta
  • Data di creazione: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Trascrizione:
    NON SI SPOSA L'atteggiamento libero e spigliato di una giovane d'oggi: gli uomini lo accettano volentieri, purché non si sentano minacciati nel loro ruolo. «nucleo sociale e immodificabile della fami- glia > Gesù Cristo era un uomo oppure no? Si, certo: lei risponderà. E se Gesù Cristo fosse stato una donna, se in nome degli stes. si ideali questa donna avesse rinunciato al matrimonio e al sesso e alla maternità, se ora io le chiedessi ma-la-Nazarena-era-una- vera-donna-oppure-no, lei cosa rispondereb. be? Che come donna era una menomata, una minorata, un caso patologico? Temo di si Più o meno si dice questo di Santa Tere sa d'Avila, di Santa Caterina da Siena, di Santa Chiara. Sempre uomini interi gli apo stoli, i martiri, i santi; sempre casi patolo gici le loro colleghe. E qui il discorso po- trebbe allargarsi ai rivoluzionari che, per essere liberi di condurre una lotta, rifiuta- no di sposarsi e mettere al mondo bambini. A volte, si negano addirittura i rapporti af- fettivi e sessuali. Ebbene: ce li hanno costo ro o non ce li hanno i coglioni? Si, certo: lei risponderà. Ernesto Guevara li aveva grossi cosi. Ne convengo, Ma Tania, che anziché partorve tanti bei marmocchi, ando a combattere e a morire con lui, ce l'aveva l'utero o no? No, non ce l'aveva: lo rifiu- tava. Eh, già: se il rivoluzionario è casto o senza famiglia, suscita ogni ammirazione. Se la rivoluzionaria è casta o senza famiglia, viene definita una frigida, una isterica, una nevrotica, una esaltata, una virago. E non solo dall'Ignazio che non conta nulla e non meriterebbe perciò tanta attenzione, ma da tutti coloro che la pensano come lui. E che sono molti e perciò non vanno ignorati. Afferma l'Ignazio che, come quelle virago, io rifiuto l'uomo e ce l'ho con l'amore. Sup. pongo che si riferisca di nuovo al mio libro Lettera a un bambino mai nato dove l'uomo non è un granché e l'amore è così conte- stato. Ma cosa racconta quel libro se non una fiaba d'amore, una storia d'amore tra una donna e suo figlio? La protagonista lo ama tanto, suo figlio, che accetta di tenerlo nel ventre non avendo bisogno di lui; non lo abortisce nemmeno quando egli limita la sua facoltà di pensiero. Cosa v'è di sbagliato in lei? Forse il fatto che non sia sposata e non voglia un marito per dare il nome al bambino? Non a caso l'Ignazio sostiene che, quando vogliono avere figli, le donne fan no benissimo a cercar di farsi sposare > cioè ad accalappiare un marito. Ancora un passo e userà la turpe espressione « figli bastardi. Questo seguace di Engels asso miglia alla scienziata russa che all'ONU, durante il dibattito che apri l'imbroglio chia mato International Woman Year, dichiaro: <i figli bastardi risultano spesso dei crimi- nali». e allorché gridai disgustata che le sue parole gettavan vergogna sulle donne sovie tiche da lei rappresentate, allorché protestai che gesù cristo e leonardo da vinci non eran finiti come criminali, essa seppe repli- care soltanto che ero aspra e aggressiva. proprio gli aggettivi che mi regala l'ignazio quando mi accusa di ideologizzare perché cito toffler. «che l'ideologizzazione sia da sempre stata una giustificazione della pro- pria incapacità di agire coscientemente ec- cetera, lo ha detto per primo marx e noi lo ripetiamo>. Io non ideologizzo quando ripeto con Al- vin Toffler che il matrimonio è un'invenzio- ne della società agricola, cioè una società immobile e per cui il nucleo familiare costi tuiva una necessità economico-sociale, lo cer. co di spiegare in termini storici e politici la scelta che ho fatto e che non avrebbe nes. sun significato se riguardasse me stessa e basta, se costituisse un caso personalissimo e basta. Io mi rifaccio a Toffler perché lo tro- vo moderno, convincente, e comunque uno studioso più colto di chi vuole istituzionaliz- zare anche i sentimenti incatenandoli con le manette del prete o del sindaco. Aggressiva? Si, e ci tengo. Aspra? No, o solo quando trovo gente in malafede. Le rivoluzioni preparano strappando alla radice i confor. mismi mentali, avanzando idee nuove e vi. vendole ascoltando ad i esempio una persona che dice: essere donna non significa offrirsi come un recipiente per gli spermatozoi, una macchina per fabbricare bambini a gloria dello Stato e di Dio. Significa essere una creatura che pensa, che sceglie, che cerca la libertà. Cioè la felicità. Un ragionamento da dittatore Un po' a malincuore l'Ignazio ammette che il matrimonio limita la libertà e la feli- cità della coppia, però sono pochi gli incii- vidui in grado di usare la propria libertà con discernimento e soddisfazione ». Posso mettermi tra quei pochi? Grazie mille, e gli altri? In virtù di quale razzismo costui ri. tiene che gli altri non siano capaci di di scernimento e soddisfazione? Anche i ditta- tori fascisti fanno quel ragionamento quan do dicono che il popolo non è maturo per la democrazia. Ignazio, Ignazio! Che tutto ciò sia un residuo di credenze politiche ab- bandonate per convenienza? E mi stupisco che Paese Sera ospiti, sia pure per una volta scritti cosi reazionari, vaneggiamenti che esaltano il polveroso concetto Dio-Patria-Fa- miglia, stoltezze che ripetono perfino la tesi degli antidivorzisti, trivialità tese a offende re volgarmente le donne in quanto tali. Mi indigno che certi scritti riscuotano l'appro- vazione di persone che si definiscono demo cratiche progressiste. Ma quelle persone mi ricordano tanto i militari portoghesi che cianciano di rivoluzione e non accolgono nemmeno una donna nei loro consigli rivolu- zionari. Come dissi in un'intervista a Lisbo- na, invece di cercare gli oppressi nel lontano Mozambico e nella lontana Angola, costoro farebbero meglio a cercarli nelle loro case e nei loro letti i. Cioè tra le loro donne. Non che esse siano sempre degne di tanta fatica. Ne conosco alcune che meriterebbero proprio di restar dove sono, e cioè a sognare la pornografia e le frustate di Histoire d'o. Le stesse femministe non sono spesso con- vincenti, nel loro settarismo monotono, e a volte sono donne di cosi scarso valore da far: mi temere che grazie a loro le donne non andranno lontano. Però quando si trovano tipi come l'Igna zio, impegnati a sostenere tra l'altro che la psicologia femminile è legata agli organi ge- nitali femminili, la psicologia maschile è le- gata agli organi genitali maschili, dunque esiste una intelligenza maschile e una in- telligenza femminile, l'intelligenza sta co- munque nel sesso, viene voglia di correre subito all'MLD. E comunque perché questo Ignazio è cosi ossessionato dal sesso e lo cerca perfino dentro il suo cranio dove evi- dentemente sta? Che ne abbia avuto molto poco e gli resti come un rimpianto, una cu- riosità? Forse io rifiuto l'utero fino a non averlo psicologicamente. Ma lui rifiuta il cervello, fino a non averlo neanche fisica- mente. Oriana Fallaci
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