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Rassegna stampa, Oggetto 393

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

Details

  • Title: Rassegna stampa, Oggetto 393
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Transcript:
    ROMANZI LE SACRE NOZZE di Edith Bruck Longanesi, Milano, pogine 273, fire 1.700. non smentiscono o con incano piaghe di oggima l'immobilità del tempo, cristalliz zano il dolore, avviano alla mor- te. C'è in Edith Bruck una ten sione di tipo romantico verso il bene, che si illumina per via ne- gativa e attraverso un acuto ri sentimento nei confronti dell'uma- nità. In questo il fascino del li bro. Scrittrice ungherese di na scita, si è conquistata in queste pagine una possibilità "italiana di scrittura risolvendo il racconto in un fitto e graffiante dialogato Speranze fine per la Pa In questo romanzo è narrata l'esperienza bruciante e deluden- te di una ragazza israeliana, par tita piena di lestina dopo la della guerra dall'Europa centrale, e finita sul- l'orlo del suicidio. Israele si pre- senta agli occhi di questa sua fi- glia come una terra arsa e bru. ciata, recalcitrante alle nozze del la speranza: non più un paradi- so, ma dominio di chi compra e vende l'anima come ovunque. Co. si, contro questa odiosa realtà presente si leva nell'immaginazio- ne della protagonista il ricordo dell'infanzia: spaccati di vita che le FILOSOFIA UNIFICAZIONE NAZIONALE ED EGEMONIA CULTURALE di Bertrando Spaventa Latera Bari pagine 385, live 3.000 Giuseppe Vacca, che due anni la ha pubblicato un libro sul rap- -porto fra filosofia e politica in Bertrando Spaventa, ci dà ora que st'antologia di scritti spaventia- ni, ch'egli inquadra per capitoli all'interno d'un discorso critico. tendente a definire la posizione di Spaventa nella storia della cul- tura italiana. Tale posizione appa- re decisiva, se si pensa che e Spa venta fu la chiave di volta del l'interpretazione italiana di Hegel, che alla sua interpretazione si rifecero da un lato il suo contem poraneo De Sanctis, dall'altro il suo scolaro Antonio Labriola, che dallo hegelismo passò al marxi- smo. E sempre sulla scia di Spa- venta si sviluppo poi l'idealismo italiano, in modo diretto con Gen- tile, indiretto Croce. Vacca vuol appunto contrastare l'inter- pretazione interessata e stretta- mente "filosofica" che di Spa- venta ha dato Gentile presentan dolo come proprio precursore. A tale scopo. Vacca mette qui in particolare rilievo gli scritti di Spaventa che testimoniano del rapporto fra il suo pensiero e il suo impegno storico-politico, del la sua partecipazione alle vicende razione a favorire l'edificazione di una società, d'una scuola e di uno Stato italiani, che corrispon- dessero al più alto livello dello sviluppo borghese in Europa. Cosi 26 PER 7 GIORNI l'antologia, accanto a scritti filo sofici su Hegel, riporta scritti di filosofia politica: sullo Stato mo- derno, sul liberalismo e la demo- crazia, sul rapporto fra democra zia politica e democrazia sociale. IL CAPITALE LIBRO I CAPITOLO VI INEDITO di Karl Marx La Nuore Italia, Firenze pagine 135 live 1.200. Gli avvenimenti politici, nazio nali e internazionali, di questi ultimi due anni contestazione giovanile, dissidio russo cinese, Praga, ecc.) anche se spesso ac- compagnati e stimolati da una no- levole confusione ideologica, han no tuttavia prodotto, tra gli altri risultati positivi, quello di appro- Tondire la tematica marxista at- traverso una conoscenza più este sa e ravvicinata dei testi di Marx In tale direzione si sono mossi anche gli editori e, in Italia, si è avuta una certa fioritura libraria che ha raggiunto momenti di rile vante significato scientifico. E pensiamo soprattutto alla pregevo le edizione, curata dalla Nuova Italia, dei "Lineamenti fondamen tali della critica dell'economia po- litica" di Marx (i famosi "Grun- drisse") che ha permesso agli studiosi italiani di avere a dispo- sizione un'opera inedita del rivo- luzionario tedesco. Con questo "capitolo VI" del libro 1 del "Ca- pitale". la Nuova Italia ha dila- tato l'esplorazione ai testi marxia ni ancora non tradotti in italiano, fornendoci uno di quei capitoli clel "Capitale" che Marx aveva elaborato come momento a sé ("Risultati del processo di pro duzione immediato") della prima ezione del Libro I ('ll processo di produzione del capitale"). Nel- la stesura definitiva il capitolo VI Ditom progettati, e si ritrova "di luito" nei rimanenti capitoli del QUESTA E' UNA RUBRI- CA DI SEGNALAZIONI DI LETTURE. DI OGNI OPERA QUI SEGNALA- TA SI POTRA' TRATTA- RE A DIVERSO TITO. LO ANCHE IN ALTRA PARTE DEL GIORNA- LE, NELLO STESSO IN UN FUTURO NUME. RO DELL' "ESPRESSO". TAVOLA ROTONDA ERASMO - LUTERO OPO un inverno abbastanza tempestoso e una pri- Doktera pinverno corbastan ca sampes toonato for bete- stita da un apporto di nuovi capitali, prepara il rilancio d'autunno. Una decina di titoli saranno in libreria già Libro I. Nessuna grossa scoper- ta, dunque; ma l'interesse del ca- pitolo sta nel fatto che in esso ordinato e sviluppato in modo uni tario un tema fondamentale della produzione capitalistico, quello della mistificazione del processo stesso da parte degli economisti Sorghesi, e in particolare « il ci- clo storico attraverso il quale il capitale si è assoggettato... il la voro perché serva alla produzio- ne di plusvalore, all'appropriazio ne di lavoro non pagato > L'edi- zione è ben curata da Bruno Maffi. a settembre e fra questi "La grande muraglia", una dentro", del sinologo marxista tedesco Joachim Schickel, il quale ci è vissuto a lungo e l'ha esplorata in ogni direzione fino a diventare uno dei mag- giori specialisti alisti mondiali della storia, della civiltà e della lingua di quel paese. Sempre in settembres Theatre due volumi dedicati rispettivamente al "Living Theatre" e al "Teatro laboratorio di Grotowski" un altro de docu- mento: un saggio-indagine sul teatro inglese dal 1956 al 1967 dal titolo "Ribellione e rassegnazione" a cura di Charles Marcowitz, amico e collaboratore di Peter Brook. e di Simon Trussler. A ottobre, due recuperi: le "lezioni" inedite che Zamjatin tenne, nei primi anni del 20, alla Casa delle Arti di Mosca, "Lenin 1917" di Viktor Serge, un testo scritto a caldo e pubblicato a puntate nel 1924 sulla rivista "Clarté" diretta da Henri Barbusse, che ha il merito di opporsi a quella "liturgia della memoria", formula prediletta dai burocrati sovietici di fronte al Le ho desti personaggio 1 destinato a suscitare malu. mori e dissensi fra i critici d'arte è "Autoritratto" di Carla Lonzi, allieva prediletta di Roberto Longhi, che di critica si occupò e continua ad occuparsi pur avver- tendo l'ambiguità della propria funzione che contri- buisce a dividere sempre più profondamente il momento della creazione dell'opera da quello della fruizione tema centrale dell'isolamento dell'artista, dovuto alla dissociazione fra arte contemporanea e grande pub- blico, la Lonzi propone quattordici ritratti di pittori da Fontana a a Twombly, da Consagra a Kounellis, visti con una curiosita ana con una curiosità umana e psicologica prima ancora che a Sul e culturale cento fotografie minuziosamente loro case, gli oggetti magici, gli atteggiamenti che più li li rivelano. Un titolo su cui l'editore punta, indicandolo come una "scoperta" per per molti aspetti eccezionale, è "Ardi- ghello o le isole felici", un grosso romanzo (444 pagine) scritto da Wilhelm Heinse fra il 1784 e il 1786, dopo un soggiorno di tre anni in Italia, oggi tradotto per prima volta, a quasi due secoli dalla sua pubblicazione, dal germanista Lorenzo Gabetti. Il racconto, ambientato alla fine del Cinquecento in Italia, è narrato a due voci, da un giovane veneziano, Benedetto, e dall'avventuroso e seduttore insaziabile Ardighello, piltore, musico, poeta es finché non trova nella romana Fiordimona la donna ca- pace di tenergli testa. Una trama ricca di colpi di scena, a di duelli, di fughe, d'amori, di scontri navali coi pirati che diventa, crescendo, un grande affresco di vita ita- liana di quegli anni. A ottobre, un nuovo libro di Franco Cordero, l'autore di "Genus" che ha vinto a Viareggio !" "Opera Prima". Stavolta non un romanzo, ma un sag- gio: Erasmo, identificato come uomo del sistema, dibat te con Lutero, il contestatore, il problema del libero arbitrio. POESIE ECCO' 'A MORTE? (PERCHE' LA MORTE?) di Albino Pierro Laterza, Hari, pagine 112. lire 800. Una bella raccolta di poesie d'amore nel dialetto lucano di Tursi. Come ha scritto Gianfran- co Contini, « le parlate della Lulu cania meridionale, a cui appartie ne il tursitano, solo negli ultimi decenni sono state riconosciute da Lausberg) come per certo aspet- to le più conservative della peni- sola di modo che già il loro aspetto fonico si ollre come estre mamente suggestivo incdito. tanto più adatto dell'italiano (pu- Te adoperato da Pierro) a rappre- sentare stati d'animo elementari». La riprova siano queste due quar- nine dal titolo "Aiere", di cui dia. mo la traduzione italiana di ma- no dello stesso autore: “Aiere nun Teammi ca vinute. l'aspittej' cannijanne / passàite 'a morte ochi ncolle / e si facite u fridde cchiù granne. nda nu mère di nive.com citte u munne: / avi schitte nu passerelle / cchi scille tise a lu funne. (leri non sei venuta, / e a me che ti aspettavo boccheg. giando / passava addosso la mor- te / e si faceva il freddo piu grande. // Poi come in un mare di neve / si ammutoli il mondo: / aveva soltanto un passero / con le ali tese nel fondo) LE RIVISTE IL BIMESTRE Centro Di P Piazza de' Mouzir, 50125 Firenze, abb. anno, L. 1.500. Sull'ultimo numero un brano dell'autobiografia di Joan Baez: un ampio saggio storiografico di Luigi Baldacci su "Il futurismo Firenze". questo suo scrit to. Baldacci conduce una cernita attenta delle idee di Papini, ma senza intenti apologetici « Il per sonaggio, in blocco, non si salva. Il che non significa che non pos sano essere valutati serenamente alcuni momenti, o un momento solo della sua storia ). Segna liamo anche un confronto di Giu- lio De Angelis, "La chiave e il personaggio", tra il Vautrin di Balzac e il barone di Charlus di Proust
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