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Rassegna stampa, Oggetto 6

Lonzi Marta18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001

La Galleria Nazionale

La Galleria Nazionale
Roma, Italy

  • Title: Rassegna stampa, Oggetto 6
  • Creator: Lonzi Marta
  • Date Created: 18 ottobre 1969 - 23 ottobre 2001
  • Transcript:
    for svolgere il referendum primiti propri amministratori ma della scadenza elettorale. I Alcuni giorni fa 17 docentiu veneziani dovranno decidere niversitari di varie tendenze, se continuare ad essere un uni tra cui i rettori di Ca' Foscarie co comune o dividersi in tre, di architettura Paolo Costa Venezia, Mestre Marghera e Marino Folin, hanno firmato Cavallino un appello agli elettori per un governo della città all'altezza della storia e delle potenzialità di Venezia. Oltre a presentare un vero e proprio programma politico di tenere il referen della , il necessita di dolean evidente che se vincessero dum non prima ma dopo leam- i favorevoli alla separazione le spostamento avrebbe l'enor ganizzate per un unico comumevantaggio di non interferire ne, si dovrebbero ripetere il con quel processo di profondo prima possibile per far sceglie- rinnovo del ceto politico chea re ad ognuna delle tre comu- Venezia ci si attende dalle nuo di GIORGIO CECCHETTI divorzio in laguna Il referendum sulla separazione del comune rischia di far slittare le elezioni . Appello di 17 docenti: "Cosi si ritarda il rinnovamento" Venezia una o trina tra un mese si decide VENEZIA - Nella citta laguna re le elezioni amministrative rischiano di slittare a gennaio 113 ottobre, infatti, egia stato indetto il referendum per la se parazione in tre comuni di Ve nezia e della sua terraferma Ma i docenti universitari vene ziani è la maggiore novitapoli tica lagunare almeno per ora, lo denunciano come un tenta tivo della vecchia classe politi cadi rimanere a galla dirinvia re l'opera di pulizia che final lezione diretta del sindaco per mettono Venezia dovrebbe votare as sieme a Roma, Palermo, Napo li e Genova, il 21 novembre prossimo, cosi come stabilisce il decreto del ministro degli In- terni. Ma proprio Nicola Man cino, in una recente intervista ha spiegato che nel caso il re ferendum si concludesse posle tivamente per coloro che sono favorevoll alla separazione proporro un decreto per rin- viare le elezioni a Venezia. Pri ma- ha continuato il responsa bile degli Interni - dovrà avve- nire la divisione territoriale e gli altri adempimenti necessa ri alla suddivisione dei nuovi comuni, poi si potranno svol- gere le elezioni Esuccesso, infatti, che dopo la fissazione della data della consultazione amministrativa la Regione Veneto ha deciso di La lettera dei professori PAGINA 11 Il ministro Merloni “Usiamo i fondi disponibili” Una veduta a Venezia ve regole. La recente conver sione della maggior parte della vecchia partitocrazia locale a favore della separazione - 50- stengono i docenti - deve fare insospettive plu di un cittadi. noe. Hanno ricordato che la battaglia per la divisione sta di politico di cicluliolo e una celo -un alibi subdolo fessori sono contrari alla sepse razione, ma si battono perche avvenga dopo l'istituzione della città metropolitana, cioè di quella autorita che amministri unitariamente i problemi di un area omogenea, lasciando alle più piccole comunita le que- VENEZIA-Ouello che vuole fare il governo non é promettere stanziamenti aggiuntivi sulla legge speciale per Venezia, ma rendere operativigi Istanziamenti che ci sonondere Lo ha detto il ministro del Lavori pubblici, Venezia, a Palazzo Balbi, con il presidente della giunta regionale, Giuseppe Pupillo, l' assessore ai lavori pubbliel Sante Perilcare, il magistrato alle acque Felice Setaro, il pre: Zanda e il commissario straordinario del comune, Glovanni Trolanl. Si sta lavorando - ha detto Merlonlper cercare il modo di coordinare tutte le inizia- tive. Non che quel che c'è stato finora non abbla funzionato ml pare, che i lavori al stioni minori. Sono molti, però, sultato non sarà plebiscitario i pessimisti convinti che la divi- Se vincera il si, di cui sono con sione in tre del comune laguna- vinto assertore, la separazione re si fara e presto, mentre Inleg non sarà immediata: non baste- ge sulla citta metropolitana non ranno poche settimane perde- verrà mai approvata e cosi Ma- nire la ripartizione del patrimo rio Rigo, ex sindaco socialistae nio, del personale e dei servizi ora parlamentare autonomista, municipalizzatiPer ha avanzato una proposta anche nel caso di vittoria dei si di stare molto della giunta regionale, il pidies 21 no sino Giuseppe Pupillo. vembre, di procedere quindi alla divisione, consentendo al nuovo consiglio comunale di La ripartizione lavorare responsabilmente alla separazione in modo da evitare del patrimonio conflitti e di votare nuovamen te perire comuniseparatinella primavera 1995, quando si ter ranno le regionali Intanto, proprio ieri e iniziata la campagna elettorale per la separazione, oltre ai comitati che hanno promosso il referen- dum, sono schierati aperta mente la Lega, l'ex sindaco de mocristiano Veo Bergamo, le associazioni degli artigiani, c sercenti e albergatori, mentre lo scudo crociato, il Pdse Verdi non hanno ancora preso una posizione ufficiale e non è e scluso che lasceranno militanti e simpatizzanti liberi di sceglie- re(Pdse Verdi mettono comun battaglia l'approvazione della legge sulla citta metropolita na). Schierata contro la separa zione, invece, Rifondazione comunista Comunque vada il referen- dum - ha affermato Rigo-il ri- stanno portando avanti ed anche bene. Nori sono stati tantissimi, pero sono stati fatti Quello che abblamo rilevato - ha aggiun- to e la necessita di un maggiore coordina mento tra l'azione dello Stato attraverso il consorzio, della Regione e del comune di Nel corso dell'incontro, la parola cautho- rity> non sarebbe stata nemmeno pronun- clata, ma Merloni ha sottolineato: Stiamo lavorando alla costituzione di un centro di coordinamento unico dal punto di vista tec- nleo, amministrativo e progettuale, che avrh sede certamente a Venezlas. L'argo- mento comunque, ha sottolineato Pupillo, ancora non è stato approfondito. Il filosoto Massimo Cacciari DIRSI addio o rimanere assie. me. Venezia e Mestre devono separarsi si o no?Eche ne sarà di loro dopo, a congedo consu. mato? Per due volte, l'idea del divorzio è stata bocciata dalla volonth popolare. Ma non c'e referendum. Tutti entusiasti? sentare alla gente lo stesso quesito. Etrovo quantomeno singolare la scelta dei tempi. Ma come, un mese prima del le elezioni al Comune, si chie de alla gente di dire si o no al divorzio. Con il rischio di far slittare le elezioni. Bil rischio successivo, ancora più aber Tante, di far gestire tutto l'iter della separazione, in assenza di autorità political com missario...Sono degli sciagu ratis, Mi sembra di capire che non erede alla casualita... «C'è un secco di gente che aspetta di riciclarsi. Questo referendum è un'ottima oe casione Non tutti. Massimo Cacciarie uno di quel veneziani che non sentiva affatto l'urgenza dell ennesimo sondaggio. Anzi, de finisce l'iniziativa a suo modo manicomiales. Si chiede: «Ha senso domandare alla gente la stessa cosa per tre vol te in dieci anni Senso o non senso, ormai i plochi sono fat- ti, la consultazione e alle por- te. Cacciari stesso non vuolac cendere polemiche formali con il partito del divorzisti: «Sono loro a fare i demagoghi da Strapaese, a demonissos demonizzare confronto. Il tema maledet tamente serio, ne va del futuro di Venezia, dello sviluppo di Mestre, dell'affrancamento delle periferie ora emargina- te. Io preferisco che si vada a ragionare di ALESSANDRA LONGO Allora ragioniamo, profes sor Cacciarl. Perché non le place l'idea della separazio nerali, i vertici della burocra- Psi... Regione, gestione De Micheli- forma di coordinamento, Sia chiaro, quello che non , zia, non potrebbero essere piu Lel vede tutto nero, Cue . s/Bernini/Cremonese. Nella non le pare? mi piace none l'idea dell'auto- quelli attribuiti a una grande clari. nomia amministrativa dei 142, l'autonomia del centri Un conto e affidare il gover città come Venezia, passereb- lo dico che siamo arrivati, centrima separazione sec bero dalla serie A alla serie B. soprattutto in materia di servi- no del problemi a un'autorità per Venezia, all'estremo limi zialle , e ca pura e semplice che il rele: dotata di pieni poteri, un con- Penso anche in questo clima, bra folle perdere tre anni a ri solo per e Venezia rendum propone. Le posso e all'assurda moltiplicazione anche per altre aree, destinate definireilterritorio, a stabilire lontà di un organismo di coor lencare uno per uno i motivi deipaniedei pesci, degli asses- dinamento della mia avversione... ora a rimanere eterna perife sori e dei sindaci... di chi sono i patrimoni, che ria. Ma è anche prevista, nella Come andrà a finire que Primo? cosava a Mestre cosa rimanea Dovrebbe essere un terri- sto referendum, Cacciarl? Pristre, separar Venezia torto di polemica caro al le- Venezia cosa spetta a Cavalli zione complessiva sulle gran Con l'inesorabile vittoria da Mestrecosi come no, di chi sono i debiti, con di questioni strategiche, l'in- fare, significherebbe dire ad Si, masecondo melleghisti quali criteri andranno distri dustria, l'ambiente... Ebbene, degli interessi sbracatamente speculativi nel territorio me era un centro dio a una pianificazione seria non hannoriflettuto abbastan buiti i finanziamenti, Perdere- il quesito proposto dalla Re strino. Interessi già emersi intelligente e tempestiva all' za sugli effetti della separazio- mo tre anni cosi, a riassettare interno del bacino lagunare. pione ignora l'esistenza di una ne. Tutto si sdoppia, si triplica. grazie alla passata ammini- Invece di governare.... legge dello Stato. E' come se strazione. Come si plustifica Verrebbe a mancare l'autorith Uffici di là e di qua. In laguna e Lei dice però che non è non fosse malesistita. Pensare un aumento di 30 mila alloggi politica che sovrintende, non sulla terraferma, Al posto di un contrario all'autonomia dei che il Comune di Venezia, sul ci sarebbe più una figura che a Mestre? sindaco, tresindacl al posto di Comuni . la base di questa legge, riusci decida sui problemi con visio- 50 consiglieri, cento consi Quanto a Venexis «E E' vero. Ma la strada è un' ad approvare, ne! 91, addirit «Prevedo il trionfo dei ban- ne omogenea, unitaria, un fat- glieri... Un'enorme occasione altra, non il referendum. Ri tura un piano per la costituzio carellari, del turismo com to gravissimos per la vecchia guardia in cerca cordo a chi non sembra ricor- ne della città metropolitana E merciale di massa. Mestre di Vada avant... di riciclaggio. Non è un caso darlo che c'è una legge dello c'era il si ditutti i Comuni inte venterà Sesto San Giovanni e «Penso anche al declassa che i nostalgici del regime de Stato, la 142 del '90, che asse- ressati. Mi domando perché Venezia, secl va bene, ma mol- mento dei servizi sull'intero crepito si stiano esprimendo gna a Venezia il ruolo di citth abbiamo passato un anno in to bene, diventerà Portono.. territorio, Parlo dal punto di tutti per il divorzio. Dice si metropolitana. Ouesta legge quegli uffici a lavorare... Insomma questo referen- vista tecnico e formale. Facelo gran parte della ex Democra non è stata mai applicata per il Ma anche due Comuni se- dum proprio non le va glo. un solo esemploi segretarige zis cristiana, la totalità del boicottaggio indecente della parati possono trovare una Trovo manicomiale ripre- Malelandei De Michelise del Bernini si sono sciolti... Si, questo è vero ma gli in- teressi che rappresentavano non si sono affatto sfaldati Cacciari, non potrà pero negare una cosa: la diver: site profonda fra le due realth, fra una Venezia anti- ca, monumentale, clita di acqua, e una Mestre moder. na, Industriale, città di ter- ra. Che senso ha tenerle unl te? Perché, secondo lei, la Fifth Avenue e il Bronx hanno qualcosa in comune? Eirioni neri di Londra hanno qualco- sa in comune con la City? An. diamo. Questa delle diversità inconciliabili e un'idea pie- cinsighese. Una grande disse anche di questo, di Cin- quanta e Sessanta, Venezia era una grande citta. C'erano storico che arc duceva cultura. Ma dove sta scritto che una Biennale vera e un grande polo industriale non possano integrarsi?». Lel parla al passato, cona marezza... La verità e che la battaglia è ormai persa, le grandi occa- sioni di risanamento sono alle spalle. Venezia è una città fottula, non nascondiamoce. lo. Lodico con rabbia.condo lore. Quella che stiamo fa cendo è solo una battaglia di testimonianza. "Il divorzio lo vogliono quelli del regime decrepito, che tentano di riciclarsi. C'è una legge dello Stato approvata e mai applicata, quella era la strada da seguire" “Ma così uccidiamo una città" Cacciari contro il partito della separazione
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