for svolgere il referendum primiti propri amministratori
ma della scadenza elettorale. I Alcuni giorni fa 17 docentiu
veneziani dovranno decidere niversitari di varie tendenze,
se continuare ad essere un uni tra cui i rettori di Ca' Foscarie
co comune o dividersi in tre, di architettura Paolo Costa
Venezia, Mestre Marghera e Marino
Folin, hanno firmato
Cavallino
un appello agli elettori per un
governo della città all'altezza
della storia e delle potenzialità
di Venezia. Oltre a presentare
un vero e proprio programma
politico di tenere il referen
della
, il
necessita di dolean
evidente che se vincessero
dum
non prima ma dopo leam-
i favorevoli alla separazione le
spostamento avrebbe l'enor
ganizzate
per un unico comumevantaggio di non interferire
ne, si dovrebbero ripetere il con quel processo di profondo
prima possibile per far sceglie- rinnovo del ceto politico chea
re ad ognuna delle tre comu- Venezia ci si attende dalle nuo
di GIORGIO CECCHETTI
divorzio
in laguna
Il referendum sulla separazione del comune
rischia di far slittare le elezioni
. Appello di 17
docenti: "Cosi si ritarda il rinnovamento"
Venezia una o trina
tra un mese si decide
VENEZIA - Nella citta laguna
re le elezioni amministrative
rischiano di slittare a gennaio
113 ottobre,
infatti, egia stato
indetto il referendum per la se
parazione in tre comuni di Ve
nezia e della sua terraferma
Ma i docenti universitari vene
ziani è la maggiore novitapoli
tica lagunare almeno per ora,
lo denunciano come un tenta
tivo della vecchia classe politi
cadi rimanere a galla
dirinvia
re l'opera di pulizia che final
lezione diretta del sindaco per
mettono
Venezia dovrebbe votare as
sieme a Roma, Palermo, Napo
li e Genova, il 21 novembre
prossimo, cosi come stabilisce
il decreto del ministro degli In-
terni.
Ma proprio Nicola Man
cino, in una recente intervista
ha spiegato che nel caso il re
ferendum si concludesse posle
tivamente per coloro che sono
favorevoll alla separazione
proporro un decreto per rin-
viare le elezioni a Venezia. Pri
ma- ha continuato il responsa
bile degli Interni - dovrà avve-
nire la divisione territoriale e
gli altri adempimenti
necessa
ri alla suddivisione dei nuovi
comuni, poi si potranno svol-
gere le elezioni
Esuccesso, infatti, che dopo
la fissazione della data della
consultazione amministrativa
la Regione Veneto ha deciso di
La lettera
dei professori
PAGINA 11
Il ministro Merloni
“Usiamo
i fondi
disponibili”
Una veduta a Venezia
ve regole. La recente conver
sione della maggior parte della
vecchia partitocrazia locale a
favore della separazione - 50-
stengono i docenti - deve fare
insospettive plu di un cittadi.
noe. Hanno ricordato che la
battaglia per la divisione sta di
politico di cicluliolo e una
celo
-un alibi subdolo
fessori sono contrari alla sepse
razione, ma si battono perche
avvenga dopo l'istituzione della
città metropolitana, cioè di
quella
autorita che amministri
unitariamente i problemi di un
area omogenea, lasciando alle
più piccole comunita le que-
VENEZIA-Ouello che vuole fare il governo
non é promettere stanziamenti
aggiuntivi
sulla legge speciale per Venezia, ma rendere
operativigi Istanziamenti che ci sonondere
Lo ha detto il ministro del Lavori
pubblici,
Venezia, a Palazzo Balbi, con il presidente
della giunta regionale, Giuseppe Pupillo, l'
assessore ai lavori pubbliel Sante Perilcare,
il
magistrato alle acque Felice Setaro, il pre:
Zanda e il commissario straordinario del
comune, Glovanni
Trolanl.
Si sta
lavorando - ha detto Merlonlper
cercare il modo di coordinare tutte le inizia-
tive. Non che quel che c'è stato finora non
abbla funzionato ml pare, che i lavori al
stioni minori. Sono molti, però, sultato non sarà plebiscitario
i pessimisti convinti che la divi- Se vincera il si, di cui sono con
sione in tre del comune laguna- vinto assertore, la separazione
re si fara e presto, mentre Inleg non sarà immediata: non baste-
ge sulla citta metropolitana non ranno poche settimane perde-
verrà mai approvata e cosi Ma- nire la
ripartizione del patrimo
rio Rigo, ex sindaco socialistae nio, del personale e dei servizi
ora parlamentare autonomista, municipalizzatiPer
ha avanzato una proposta
anche nel caso di vittoria dei si
di stare molto
della giunta regionale, il pidies
21 no
sino Giuseppe Pupillo. vembre, di procedere quindi
alla divisione, consentendo al
nuovo consiglio comunale di
La ripartizione lavorare responsabilmente alla
separazione in
modo da evitare
del patrimonio conflitti e di votare nuovamen
te perire comuniseparatinella
primavera 1995, quando si ter
ranno le regionali
Intanto, proprio ieri e iniziata
la campagna elettorale per la
separazione, oltre
ai comitati
che hanno promosso il referen-
dum, sono schierati aperta
mente la Lega, l'ex sindaco de
mocristiano Veo Bergamo, le
associazioni degli artigiani, c
sercenti e albergatori, mentre
lo scudo crociato, il Pdse Verdi
non hanno ancora preso una
posizione ufficiale e non è e
scluso che lasceranno militanti
e simpatizzanti liberi di sceglie-
re(Pdse Verdi mettono comun
battaglia l'approvazione della
legge sulla citta metropolita
na). Schierata
contro la separa
zione, invece, Rifondazione
comunista
Comunque vada il referen-
dum - ha affermato Rigo-il
ri-
stanno portando avanti ed anche bene. Nori
sono stati tantissimi, pero sono stati fatti
Quello che abblamo rilevato - ha aggiun-
to e la necessita di un maggiore coordina
mento tra l'azione dello Stato attraverso il
consorzio, della Regione e del comune di
Nel corso dell'incontro, la parola cautho-
rity> non sarebbe stata nemmeno pronun-
clata, ma Merloni ha sottolineato: Stiamo
lavorando alla costituzione di un centro di
coordinamento unico dal punto di vista tec-
nleo, amministrativo e progettuale, che
avrh sede certamente a Venezlas. L'argo-
mento comunque, ha sottolineato Pupillo,
ancora non è stato approfondito.
Il filosoto
Massimo Cacciari
DIRSI addio o rimanere assie.
me. Venezia e Mestre devono
separarsi si o no?Eche ne sarà
di loro dopo, a congedo consu.
mato? Per due volte, l'idea del
divorzio è stata bocciata dalla
volonth popolare. Ma non c'e
referendum. Tutti entusiasti?
sentare alla gente lo stesso
quesito. Etrovo quantomeno
singolare la scelta dei tempi.
Ma come, un mese prima del
le elezioni al Comune, si chie
de alla gente di dire si o no al
divorzio. Con il rischio di far
slittare le elezioni. Bil rischio
successivo, ancora più aber
Tante, di far gestire tutto l'iter
della separazione, in assenza
di autorità political com
missario...Sono degli sciagu
ratis,
Mi sembra di capire che
non erede alla casualita...
«C'è un secco di gente che
aspetta di riciclarsi. Questo
referendum è un'ottima oe
casione
Non tutti. Massimo Cacciarie
uno di quel veneziani che non
sentiva affatto l'urgenza dell
ennesimo sondaggio. Anzi, de
finisce l'iniziativa a suo modo
manicomiales. Si chiede:
«Ha senso domandare alla
gente la stessa cosa per tre vol
te in dieci anni Senso o non
senso, ormai i plochi sono fat-
ti, la consultazione e alle por-
te. Cacciari stesso non vuolac
cendere polemiche formali
con il partito del divorzisti:
«Sono loro a fare i demagoghi
da Strapaese, a demonissos
demonizzare
confronto. Il tema maledet
tamente
serio, ne va del futuro
di Venezia, dello sviluppo di
Mestre, dell'affrancamento
delle periferie ora emargina-
te. Io preferisco che si vada a
ragionare
di ALESSANDRA LONGO
Allora ragioniamo, profes
sor Cacciarl. Perché non le
place l'idea della separazio
nerali, i vertici della burocra- Psi...
Regione, gestione De Micheli- forma di coordinamento,
Sia chiaro, quello che non ,
zia, non potrebbero essere piu Lel vede tutto nero, Cue . s/Bernini/Cremonese. Nella non le pare?
mi piace none l'idea dell'auto-
quelli attribuiti a una grande clari.
nomia amministrativa dei
142, l'autonomia del centri Un conto e affidare il gover
città
come Venezia,
passereb- lo dico che siamo arrivati,
centrima
separazione sec bero dalla serie A alla
serie B.
soprattutto in materia di servi- no del problemi a un'autorità
per Venezia, all'estremo limi zialle , e
ca pura e semplice che il rele:
dotata di pieni poteri, un con-
Penso anche in questo clima,
bra folle perdere tre anni a ri
solo per e Venezia
rendum propone.
Le posso e
all'assurda moltiplicazione
anche per altre aree, destinate
definireilterritorio, a stabilire
lontà di un organismo di coor
lencare uno per uno i motivi deipaniedei pesci, degli
asses-
dinamento
della mia avversione...
ora a rimanere eterna perife
sori e dei sindaci...
di chi sono i patrimoni, che ria. Ma è anche prevista, nella Come andrà a finire que
Primo?
cosava a Mestre cosa rimanea
Dovrebbe essere un terri-
sto referendum, Cacciarl?
Pristre, separar Venezia torto di polemica caro al le-
Venezia cosa spetta a Cavalli zione complessiva sulle gran Con l'inesorabile vittoria
da Mestrecosi come
no, di chi sono i debiti, con di questioni strategiche, l'in-
fare, significherebbe dire ad Si, masecondo melleghisti quali criteri andranno distri dustria, l'ambiente... Ebbene,
degli interessi sbracatamente
speculativi nel territorio me era un centro
dio a una pianificazione seria non hannoriflettuto abbastan buiti i finanziamenti, Perdere- il quesito proposto dalla Re strino. Interessi già emersi
intelligente e tempestiva all' za sugli effetti della separazio- mo tre anni cosi, a riassettare
interno del bacino lagunare.
pione ignora l'esistenza di una
ne. Tutto si sdoppia, si triplica.
grazie alla passata ammini-
Invece di governare.... legge dello Stato. E' come se strazione. Come si plustifica
Verrebbe a mancare l'autorith Uffici di là e di qua. In laguna e Lei dice però che non è
non fosse malesistita. Pensare un aumento di 30 mila alloggi
politica che sovrintende, non sulla terraferma, Al posto di un
contrario
all'autonomia dei
che il Comune di Venezia, sul
ci sarebbe più una figura che
a Mestre?
sindaco, tresindacl al posto
di Comuni .
la base di questa legge, riusci
decida sui problemi con visio- 50 consiglieri, cento consi
Quanto a Venexis
«E E' vero. Ma la strada è un' ad approvare, ne! 91, addirit «Prevedo il trionfo dei ban-
ne omogenea, unitaria, un fat- glieri... Un'enorme occasione altra, non il referendum. Ri tura un piano per la costituzio carellari, del turismo com
to gravissimos
per la vecchia guardia in cerca cordo a chi non sembra ricor- ne della
città metropolitana E merciale di massa. Mestre di
Vada avant...
di riciclaggio. Non è un caso darlo che c'è una legge dello c'era il si ditutti i Comuni inte venterà Sesto San Giovanni e
«Penso anche al declassa che i nostalgici del regime de Stato, la 142 del '90, che asse- ressati. Mi domando perché Venezia, secl va bene, ma mol-
mento dei servizi sull'intero crepito si stiano esprimendo gna a Venezia il ruolo di citth abbiamo passato
un anno in to bene, diventerà Portono..
territorio, Parlo dal punto di tutti per il divorzio. Dice si metropolitana. Ouesta legge quegli uffici a lavorare... Insomma questo referen-
vista tecnico e formale. Facelo gran parte della ex Democra non è stata mai applicata per il Ma anche due Comuni se- dum proprio non le va glo.
un solo esemploi segretarige zis cristiana, la totalità del boicottaggio indecente della parati possono trovare una Trovo manicomiale ripre-
Malelandei De Michelise
del Bernini si sono sciolti...
Si, questo è vero ma gli in-
teressi che rappresentavano
non si sono affatto sfaldati
Cacciari, non potrà pero
negare una cosa: la diver:
site profonda fra le due
realth, fra una Venezia anti-
ca, monumentale, clita di
acqua, e una Mestre moder.
na, Industriale, città di ter-
ra. Che senso ha tenerle unl
te?
Perché, secondo lei, la
Fifth Avenue e il Bronx hanno
qualcosa in comune? Eirioni
neri di Londra hanno qualco-
sa in comune con la City? An.
diamo. Questa delle diversità
inconciliabili e un'idea pie-
cinsighese. Una grande
disse anche di questo, di
Cin-
quanta e Sessanta, Venezia
era una grande citta. C'erano
storico
che arc
duceva cultura. Ma dove sta
scritto che una Biennale vera
e un grande polo industriale
non possano integrarsi?».
Lel parla al passato, cona
marezza...
La verità e che la battaglia
è ormai persa, le grandi occa-
sioni di risanamento sono
alle spalle. Venezia è una città
fottula, non nascondiamoce.
lo. Lodico con rabbia.condo
lore. Quella che stiamo fa
cendo è solo una battaglia di
testimonianza.
"Il divorzio lo vogliono
quelli del regime
decrepito, che tentano di
riciclarsi. C'è una legge
dello Stato approvata e
mai applicata, quella era
la strada da seguire"
“Ma così uccidiamo una città"
Cacciari contro il partito della separazione