"Red ci propone una natura morta con mele e melagrane in cui minime variazioni di luce raccontano di secoli di pittura; due mani, un rudimentale strumento di legno e tela e chicchi di melagrana metodicamente schiacciati che tingono di rosso vivo e scolano colore liquido che trasuda di sensualità; un esterno in cui scorre la vita mentre viene ammazzato, scuoiato e sezionato un vitello, un rito violento reso normale dalla vita che scorre intorno; una tovaglia bianca, due mani di una donna anziana, che sbuccia una melagrana e sgrana i chicchi che progressivamente invadono lo spazio dell'immagine; un combattimento di cani che si azzannano e che mostrano la brutalità di ogni combattimento. L'installazione, senza sonoro, è feroce e allo stesso tempo voluttuosa e ci porta dentro un tempo lentissimo nel quale la forma della ritualità (sia essa una natura morta o un animale agonizzante) raccontano di una resistenza e di una persistenza dalla quale non ci liberiamo e che riaffiorano continuamente."
Daria Filardo