Il reliquiario del braccio destro di San Vigilio fu donato alla cattedrale di Trento nel 1368 dal canonico Giovanni da Vezano di Calestano della diocesi di Parma. In origine la sacra teca in cristallo di rocca era posta in orizzontale e poggiava su quattro piedini, secondo una tipologia ricorrente nel XIV secolo. Nel 1466, per volere del principe vescovo Johannes Hinderbach, il reliquiario assunse l'aspetto odierno con l'aggiunta della base e della mano benedicente. Divenne così un ‘reliquiario parlante' o antropomorfo, nel quale la forma dell'oggetto riproduce la parte del corpo che costituisce la reliquia stessa.